La confusione organizzativa e la mancanza di una visione generale sono evidenti in questa azienda nella quale ogni filiera manageriale lavora e ragiona in maniera autonoma e avulsa rispetto ad un quadro d’insieme che sarebbe necessario alla nostra Banca. Tale confusione si riflette inevitabilmente sul tavolo delle relazioni industriali che da parte aziendale non è ad oggi in grado di dare certezze alle OO.SS. in quanto altre funzioni aziendali sfuggono agli impegni presi, con il risultato di rendere inapplicabili o interpretabili soggettivamente le faticose convergenze raggiunte. A conferma di ciò, come OO.SS. nei giorni scorsi abbiamo posto con chiarezza alcuni temi all’azienda, tra i quali la prestazione lavorativa in smart working nella Rete commerciale, su cui, ad oggi, non abbiamo ancora avuto una risposta chiara e definitiva se non una vaga apertura a rivalutare la decisione unilaterale aziendale. Questa apertura generica non ci basta.
Su questo tema, anche a seguito dell’ondata montante di diffuso malcontento tra i Lavoratori, raccolta e fatta propria dalle scriventi Organizzazioni Sindacali, abbiamo richiesto, come condizione fondamentale per la ripresa delle relazioni sindacali, che il ripristino dello smart working sia formalizzato a tutti i dipendenti con una comunicazione chiara e puntuale per evitare, per l’ennesima volta, possibili libere interpretazioni.
Le OOSS del Monte dei Paschi non sono più disposte ad accettare risposte parziali e fumose da parte dell’Azienda particolarmente sui temi che intervengono sulla gestione dei tempi di vita/lavoro e sulla salute di Lavoratrici e Lavoratori.
Abbiamo chiesto inoltre l’attivazione immediata di un tavolo di confronto per l’implementazione delle previsioni della contrattazione
aziendale sul lavoro agile, anche in riferimento agli interventi legislativi in materia.
Quanto alla gestione dei permessi retribuiti cod. 893, chiediamo un’analisi condivisa e un monitoraggio costante di queste attribuzioni. Questa tipologia di permessi è finanziata in larga misura dai fondi pubblici messi a disposizione delle banche dal Governo in emergenza Covid. Avuto presente che lo Stato italiano è l’azionista di riferimento, la banca può permettersi solo un uso di fondi pubblici rispondente allo spirito dell’accordo firmato lo scorso 12 maggio, tutelante per i dipendenti in maggiore difficoltà. Ribadiamo che i colleghi in cod. 893 non possono lavorare in queste giornate: la prestazione lavorativa è esclusa perché incompatibile.
Il Sindacato del Monte pretende, come espresso anche di recente in occasione del rinnovo degli organi societari, una interlocuzione affidabile e di prospettiva con cui poter affrontare anche tematiche importanti quali lo sviluppo del Piano di Ristrutturazione e più auspicabilmente il rilancio del Gruppo.
Siena, 20 Maggio 2020
Le Segreterie