IL PUNTO DEL SEGRETARIO NAZIONALE: LUGLIO 2019
I festeggiamenti del 2 Giugno, la festa della Repubblica, hanno aperto questo mese fitto di accadimenti sul piano sindacale e politico.
La vicenda della querela, o presunta querela, da parte del Ministro dell’Interno Matteo Salvini, nei confronti del compagno della Segreteria Confederale Giuseppe Massafra, ha accompagnato buona parte delle considerazioni che, nelle giornate del 3 e 4 di Giugno, hanno accompagnato il dibattito nell’ambito del Direttivo Nazionale Fisac cui ha partecipato per la prima volta il Vice Segretario Generale CGIL Vincenzo Colla.
Molti i punti di discussione, dai risultati del consenso tra i lavoratori della piattaforma unitaria in rinnovo del Contratto Nazionale, a valutazioni e analisi in tema di proselitismo, fino a più problematiche considerazioni sull’esito del voto europeo e sul rischio di isolamento che l’ascesa della Lega ha determinato a carico del Paese nell’emiciclo di Bruxelles.
Il 12 giugno abbiamo, come sapete, presentato unitariamente la Piattaforma rivendicativa, registrando con soddisfazione la presenza al tavolo del Presidente ABI, Patuelli.
Nel presentare la Piattaforma è stata sottolineata con forza la centralità del Contratto Nazionale di settore sui temi dell’area contrattuale e dell’apparato complessivo di diritti, tutele e salario.
La piattaforma unitaria, lo ricordiamo ancora, è e sarà la base oggettiva per il confronto sul rinnovo del CCNL sulla base dell’analisi precisa e oggettiva dei dati del settore in essa contenuti.
Come ben sappiamo è proprio su questa base che sono state costruite le richieste nell’ambito di una piattaforma per un contratto che rivendica diritti, tutele e salario per il rilancio del Paese, per il giusto e dovuto riconoscimento del valore del lavoro e per la riunificazione delle lavoratrici e dei lavoratori a partire dalle giovani generazioni.
Il confronto in ABI proseguirà secondo tre incontri già calendarizzati, il 3 il 18 e il 30 Luglio, sul punto, per il 19 Luglio abbiamo convocato una Commissione Contrattuale sul modello già seguito per la elaborazione della Piattaforma rivendicativa.
La terza settimana di giugno abbiamo con soddisfazione registrato il salvataggio di Apulia Pronto Prestito per il tramite dell’acquisto della stessa da parte di Banca di Puglia e Basilicata.
Il lavoro che tutta la FISAC Cgil ha svolto per la loro tutela è stato davvero importante e questo riconferma nuovamente il dato che la nostra presenza sui luoghi di lavoro non è soltanto forma ma sostanza, e direi anche sostanza di peso.
Ringrazio quindi anche tutto il quadro sindacale che ci ha accompagnato in questa battaglia.
Ancora sospese invece le situazioni di Immobiliare Stampa, per la quale auspichiamo una soluzione che sia definitiva e stabile per le lavoratrici e i lavoratori, e di Riscossione Sicilia per quale torniamo a sollecitare l’avvio di una procedura urgente di concertazione fra Regione Sicilia e Ministro dell’Economia, che determini la creazione di un nuovo soggetto giuridico per la riscossione di tributi e imposte nella Regione per i 700 dipendenti ad oggi coinvolti da questa ormai annosa vicenda.
Il quadro di Banca Carige è invece ancora privo di una organica definizione e sul punto torniamo ad esprimere la nostra più ampia perplessità circa l’utilizzo del patrimonio del FOC per l’acquisto di titoli di credito, ipotesi questa messa sul tavolo per il salvataggio di Banca Carige ma che abbiamo da subito respinto e che continueremo a respingere sulla base del principio che rende impossibile trasformare i capitali di garanzia, quali quelli del FOC per l’appunto, in capitali di rischio.
Nel frattanto si è aperto il confronto nel Gruppo Bper in relazione all’accordo quadro e alla successiva incorporazione di Unipol Banca.
Anche su questa vicenda non mancheremo di vigilare per il rispetto e la tutela dei livelli occupazionali, salariali nonché dei diritti e tutele legati alla mobilità e agli equilibri di vita e lavoro delle persone che rappresentiamo.
A livello macro, esprimiamo la nostra preoccupazione per la massiccia svendita di NPL che le banche hanno attuato fra il 2015 e il 2018.
Il dato patrimoniale di questo periodo, pari a circa 1,2 mld che non può che determinare non solo un accrescimento del rischio usura per imprese e famiglie, considerando anche e soprattutto le modalità spesso spregiudicate con le quali le società di recupero crediti aggrediscono i clienti morosi, ma anche un ulteriore impoverimento del quadro occupazionale di settore, essendo tali attività spesso esternalizzate e non gestite, come si usa dire in gergo tecnico, in house.
La giornata campale di questo caldo mese di giugno è stata sicuramente quella del 22 in cui la città di Reggio Calabria e il Mezzogiorno sono stati abbracciati e sostenuti dal sindacato unitario, dal mondo del civismo e degli studenti.
La giornata del 22 Giugno, cui abbiamo partecipato insieme a tutta la Segreteria Nazionale, era un appuntamento che non potevamo mancare, non solo per il Mezzogiorno ma per il Paese complessivamente inteso; a sostegno dei contenuti della Piattaforma Confederale che, se ancora inascoltata dal Governo, determinerà il ricorso, come auspichiamo, allo strumento dello Sciopero Generale.
La risposta del Sindacato unitario alle politiche miopi e disorganiche che il Governo sin dal suo insediamento sta attuando, è una risposta che abbiamo articolato sin dalla scorsa estate, appunto con l’elaborazione della Piattaforma Confederale e con un percorso di mobilitazione che ci ha portato tutti, a partire dal 9 Febbraio, ad un percorso di mobilitazione continuo che ha coinvolto, con grande compattezza e presenza, molte categorie.
Mai negli ultimi anni avevamo assistito ad un percorso di mobilitazione così imponente in relazione al quale credo che anche la nostra categoria si dovrà porre il problema di quale contributo offrire a sostegno della vertenza confederale.
Si impone per noi una doppia necessità: oltre quella di presidiare i posti di lavoro anche quella di lavorare per una effettiva legge sulla rappresentanza che consenta finalmente l’applicazione di quanto previsto dall’articolo 39 della nostra Carta Costituzionale.