Il ricorso al lavoro agile in Area per le risorse impiegate nella rete è in questi giorni inferiore al 50%, segno evidente di un significativo ritorno al lavoro in presenza. La Fase 2 non significa essersi lasciati l’emergenza alle spalle, quindi deve continuare ad essere favorito il lavoro agile in am
pliamento alle situazioni normativamente tutelate.
Non sfugge a nessuno che il numero fortunatamente contenuto dei casi positivi tra i colleghi è ascrivibile alle misure precauzionali contrattate quali il massimo ricorso al lavoro agile, le aperture a giorni alterni, la turnazione, l’accesso dei clienti su appuntamento, il distanziamento, la dotazione dei DPI e la stretta osservanza delle norme igieniche. Le filiali con organico effettivo pari o inferiore alle 4 risorse aprono come previsto tre giorni alla settimana, così come alcune filiali con organico superiore a 4 che hanno tuttavia riscontrato difficoltà nella turnazione.
Sono vietati gli assembramenti in filiale. In caso di stipule di mutui con numerose presenze le parti devono accedere ai locali della banca in modo scaglionato.
E’ giunto il momento di rendere operativa la task force moratoria mutui – costituita già da tempo ma non operativa – per sollevare parzialmente le filiali dalle numerose incombenze legate all’attività. Sino ad ora le fumose normative e modulistiche hanno rallentato e complicato l’attività, inoltre entro breve le sospensioni dovranno essere perfezionate e questo aggraverà ulteriormente la situazione. L’ introduzione di una modulistica semplificata permetterebbe di velocizzare il processo che ora invece, per queste tipologia di sospensioni, è complicato, completamente manuale e appesantisce oltremodo le filiali. L’intervento della task force – numericamente congrua e opportunamente formata – permetterebbe di alleggerire le incombenze di filiale e di perfezionare con una tempistica adeguata il servizio pubblico che siamo chiamati a svolgere.
Moratorie mutui, anticipi cassa integrazione e liquidità alle imprese sono attività completamente assorbenti ed è difficile ipotizzare che a maggio si potrà realisticamente operare l’iperbolica ripresa della produzione commerciale. E neppure si può pensare di disattendere il Contratto Nazionale – che vincola lavoratori e banche – chiedendo ai dipendenti di lavorare h24, sabato domenica e festività comprese. O, ancora peggio, consentirlo addirittura senza chiederlo, così da non doverlo compensare con altrettante giornate di riposo e neppure retribuire, come previsto e regolato contrattualmente.
E’ stato costituito in questi giorni un po’ in sordina (quasi un ritorno … in Lombardia si direbbe “fa e desfà l’è tut laurà” – anche fare e disfare è un lavoro), il gruppo di lavoro comprendente Specialisti di Prodotto in carico alle DTC e colleghi del Settore Monitoraggio e Sviluppo Commerciale di AT per l’inserimento delle richieste di garanzia MCC che assistono la liquidità alle imprese fino a 25mila euro (Decreto Liquidità). Anche in questo caso sono necessarie direttive chiare e formalizzate e un adeguato percorso info/formativo. Inutile fissare i tempi massimi di evasione delle pratiche, meglio fornire strumenti adeguati per affrontare un lavoro delicato, in modo da ridurne al minimo i rischi operativi.
Milano, 8 maggio 2020
Le Segreterie