DB: Contro Flash 11 maggio

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Sì, viaggiare…

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Proprio per quanto abbiamo detto poco prima, ribadiamo che l’apertura aziendale a potersi recare presso sedi od abitazioni private dei Clienti costituisca una di quelle decisioni che proprio non riusciamo a comprendere ed a giustificare.
Il rischio cui ci si espone è elevato anche in ragione del fatto che negli ambiti domestici l’accesso non può in alcun modo essere garantito da protocolli o dalla preventiva conoscenza della situazione sanitaria che ci si sta presentando. Se nelle aziende più strutturate possiamo confidare nell’esistenza di regole conformi ai provvedimenti in essere (anche se magari meno tutelanti rispetto ai nostri), quando si suona un campanello altrui tutto questo non può più essere garantito.
Ricordiamo che l’attività bancaria non vieta, in condizioni normali, l’attività fuori sede ma essa non costituisce la modalità distintiva del nostro lavoro tanto è vero che solo una minoranza dei Colleghi è abilitata a farlo.
La tutela della clientela è garantita dalle aperture degli Sportelli, dal funzionamento di tutti i canali remoti e dall’esercizio di macchinari come ATM ed ATS. Con tutta la comprensione possibile non crediamo proprio che recarsi a casa di qualcuno migliori la situazione generale e ci preoccupiamo, evidentemente oltre che per i Colleghi, anche per la salute dei Clienti che presumibilmente rappresentano fasce di popolazione a rischio più elevato che magari non possono far venire i propri cari ma si trovano il bancario alla porta.
Viene anche da pensare che dovendo lavorare fuori sede, per il tragitto ufficio – cliente serva una specifica lettera di incarico altrimenti ci si trova a rischiare qualche sanzione…
Per quanto riguarda l’attenzione ai soggetti più in difficoltà, forse sarebbe stato il caso di non implementare la migrazione delle procedure proprio adesso, visto l’inevitabile impatto che ciò comporta su tutte quelle pratiche relative a disposizioni governative che afferiscono a condizioni di difficoltà economica di privati ed imprese.
Vogliamo quindi sperare si sia trattato di un’attenzione malamente rivolta dalla Banca a situazioni davvero particolari e non della volontà di vendere qualcosa in più. In assenza di ulteriori delucidazioni, ma partendo dal presupposto che la consegna di documenti si può fare con un corriere ed è meglio evitare una consulenza che aumentare i rischi, riteniamo francamente che l’Azienda abbia “toppato” e sia necessario mettere rimedio alla cosa senza equivoci.

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