“Il nostro obiettivo, nel prosieguo del confronto che si svilupperà nei prossimi mesi, è quello di ricercare le condizioni per creare nuove opportunità occupazionali, anche attraverso l’utilizzo degli strumenti introdotti dal CCNL Abi del 19 gennaio 2012”.
Queste parole chiudevano il comunicato sindacale del 18 settembre 2012, esplicativo dell’accordo del 15 settembre.
L’impegno assunto dall’AD del gruppo, Federico Ghizzoni, lo scorso 16 marzo, di assumere in Italia 500 giovani a tempo indeterminato/apprendistato nell’arco di 18 mesi è un segnale certamente positivo, sia per l’azienda che per il paese.
Il tema “assunzioni” dovrà trovare la sua naturale collocazione all’interno del confronto con le Organizzazioni Sindacali, che è necessario aprire a breve.
Fin d’ora, però, precisiamo che questi nuovi ingressi dovranno coprire l’intero territorio nazionale ed essere destinati, oltre che a “finanziare” l’apertura dei call center di Torino e Modena, alla copertura delle criticità, denunciate con insistenza dal Sindacato, presenti in particolare nelle agenzie dove da troppo tempo si vive in una situazione di estrema difficoltà.
Resta in ogni caso lo sconcerto nei confronti di una politica aziendale che, mentre da una parte crea nuove opportunità occupazionali, dando segnali precisi di impegno e consolidamento territoriale, dall’altra mette in campo dolorose operazioni di esternalizzazione che colpiscono centinaia di colleghi.
Il Sindacato sarà, come sempre, impegnato a tutelare quanto più possibile le esigenze dei giovani in cerca di lavoro, i bisogni di coloro che, lavorando nelle agenzie, vivono situazioni di fortissimo disagio, e le sacrosante aspettative di quei colleghi che chiedono di continuare a lavorare all’interno del nostro Gruppo.
Le Segreterie di Gruppo
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