Carissimi colleghi, vogliamo oggi aggiornarvi su un aspetto che sta diventando sempre più critico. La campagna stampa, le mal interpretabili comunicazioni istituzionali e dell’Abi, la grave crisi economica e la tensione sociale montante stanno generando tante aspettative nei confronti delle banche, ma, al contempo, tante responsabilità in capo ai singoli colleghi che si trovano in prima linea.
Tramite i normali mezzi di comunicazione, i giornali on-line ed i social network si intuisce una crescente campagna diffamatoria che tende a individuare, nei colleghi che danno risposte ai clienti, i reali responsabili del declino di alcune pratiche.
Abbiamo parlato più volte delle dinamiche estremamente complesse che sovraintendono all’erogazione del credito, anche in questo periodo.
Ad Alghero è stato depositato, fuori dalla filiale di banca Intesa, un pacco contenente alcuni proiettili.
Ad olmedo i colleghi della nostra filiale sono stati oggetto di vili attacchi diffamatori su alcuni giornali on-line. A tal proposito vi inoltriamo la nota stampa delle segreterie territoriali di Sassari.
Si tratta infatti di una nota stampa, non di un comunicato come altri, perché è fondamentale difendere la professionalità, la dignità, l’onorabilità dei nostri colleghi di fronte all’opinione pubblica.
Notiamo infine come sui social network il comune sentire dei cittadini identifichi, senza distinzione tra banchieri e bancari, in noi i corresponsabili di questa grave crisi economica che sta iniziando.
Invitiamo tutti i colleghi alla massima cautela nei rapporti con la clientela.
Il sindacato sarà sempre al vostro fianco.
Un abbraccio intangibile
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SEGRETERIE TERRITORIALI E PROVINCIALI DI SASSARI
COMUNICATO STAMPA
Tanto tuonò che piovve.
Da tempo sono state segnalate da parte delle OOSS le criticità legate alla messa a terra delle procedure per
dare seguito ai finanziamenti garantiti da MCC, criticità legate soprattutto alla complessità normativa e
operativa, rispetto a un clima sociale di forte tensione sui territori.
È di questi giorni un’accusa diffusa sui social media, con riferimenti espliciti e personali contro i lavoratori di
una filiale bancaria, lavoratori sui quali viene scaricata la responsabilità legata appunto alla gestione delle
richieste di nuova liquidità previste dai DPCM.
Quanto accaduto davanti all’opinione pubblica sul territorio è intollerabile: non possiamo accettare
che vengano messi alla berlina singoli lavoratori bancari, catapultati in prima linea a far fronte a
informazioni distorte veicolate sui media e alle conseguenti aspettative generate nel tessuto
produttivo del territorio.
In questo contesto difficile, caratterizzato da complessità normativa e operativa da una parte e dalle richieste
della clientela dall’altra, i dipendenti bancari stanno facendo fronte a un sovraccarico di lavoro mai visto
prima, con aumento vertiginoso dei rischi operativi e delle situazioni di stress da lavoro.
È questo il momento della responsabilità, in cui venga reso merito ai bancari dell’enorme mole di lavoro
gestita, e insieme si renda esplicito all’opinione pubblica che i dipendenti degli istituti di credito sono in questi
giorni un argine meramente operativo, sempre più esposto davanti a un’emergenza sociale ed economica.
In questo ambito lavorativo legato all’emergenza Covid-19 deve essere ben chiara la differenza tra
bancari e banchieri: gli istituti di credito devono a questo punto assumersi tutte le responsabilità, sia quelle
legate all’operatività verso la clientela che quelle legate alla applicazione delle normative di legge in tutte le
specificità e prerogative.
I dipendenti vanno tutelati, e qualsiasi accusa verso i lavoratori è da condannare fermamente e da
evidenziare come un attacco miope da parte di chi non è in grado di distinguere tra bancari –
dipendenti ed esecutori di procedure codificate e normate – e banchieri, responsabili delle policy
aziendali nelle diverse branche operative dell’ambito del credito.
Per questo chiediamo alla Banca coinvolta di illustrare compiutamente al cliente le motivazioni del mancato
finanziamento e ci aspettiamo da parte del cliente le scuse pubbliche, con lo stesso risalto, nei confronti dei
colleghi della filiale.
Sassari, 30 aprile 2020