Inform@fisac novembre 2019

PAUSA PRANZO, ATTENTI ALL’OROLOGIO

Quando s’interrompe il lavoro per la cosidetta pausa pranzo attenti a controllare l’orologio e lo scorrere del tempo. Se per mangiare un panino o un pasto al self-service ci mettete più del necessario, e in tal modo non potete completare il lavoro assegnato, rischiate di essere licenziati.

È proprio quello è capitato ad un dipendente di Poste Italiane, che è stato accusato dalla società di essersi “intrattenuto in due  occasioni assieme ad altri ben oltre l’orario di pranzo previsto, lasciando al contempo incustodita la posta assegnatagli ed il mezzo in dotazione. Il tutto senza aver completato il suo lavoro, per non aver consegnato due plichi.”

Con una decisione che ha valore in situazioni di questo genere e non solo nel caso considerato, i giudici hanno stabilito che chi non si reca al lavoro, con comportamento immediatamente percepibile dal datore di lavoro, crea scientemente una situazione in cui, pur risultando in servizio, non adempie alla prestazione, confidando in un’apparenza di regolarità lavorativa, che si svolge al di fuori del controllo diretto dell’azienda.

 

Articolo di Bruno Benelli su “Il Messaggero” del 7/9/2019

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