BPB: il “Piano di Riduzione del Personale”

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In data 30 aprile 2020, a seguito di comunicazione da parte datoriale, pervenuta in data 20 aprile u.s., si è tenuta una videoconferenza tra le delegazioni sindacali, le Segreterie Nazionali e la controparte aziendale, per l’avvio della procedura ex artt.17 e 20 del CCNL per il settore credito.

L’Azienda, nelle persone del Direttore Generale e dei Commissari, ha presentato una bozza di “Piano di efficientamento e riorganizzazione” che in realtà è da rinominare “Piano di Riduzione del Personale”. Un documento che in nessun punto si occupa del rilancio produttivo dell’Istituto, ma solo, com’è ormai prassi consolidata, del personale coinvolto esclusivamente in termini di costi.

Non esistono sul documento, e nelle parole della parte datoriale, argomentazioni di natura politico – aziendale.
Un piano che rappresenta un percorso senza progetti, senza alcuna prospettiva, senza un futuro, finalizzato a far pagare le colpe ai soliti innocenti, sacrificandoli sull’altare di una visione tanto miope da non considerare anche le conseguenze della contingente crisi epidemiologica che, fisiologicamente, aggraverà il fardello dei crediti deteriorati e dunque delle sofferenze.

Sollevate le gravi lacune del testo da parte della delegazione sindacale e delle Segreterie nazionali, la Banca ha tacciato i presenti di non essere “bravi bancari”. Con tale asserzione il Direttore Generale e la Sua delegazione, oltre a mettere in dubbio le competenze professionali dei lavoratori, hanno dimostrato di non avere ben chiaro cosa sia una trattativa sindacale e di cosa comporti un virtuoso sistema di relazioni industriali.

Le scriventi OO. SS., pertanto, giudicano irricevibile la documentazione fornita e constatano la mancanza di premesse e condizioni per lo svolgimento di una trattativa propositiva.

Ad oggi i rappresentanti sindacali non sono stati messi a conoscenza di azioni volte alla tutela degli aspetti sociali, economici ed organizzativi in tema di operatività, presenza sul territorio, prospettive di sviluppo e discontinuità.

Discontinuità dichiarata e mai applicata, oggetto di ripetute sollecitazioni e contestazioni in quanto non tradotta in scelte per un reale e percepibile cambiamento.

A tal proposito, richiamiamo l’Azienda alla verifica dei comportamenti a tutti i livelli.

Quanto superficialmente prospettato in materia di riduzione dei costi, efficientamento delle strutture organizzative e conseguenze sul personale di rete e di direzione generale non può essere accettato, in quanto privo di approfondimenti e dettagli fondamentali per l’instaurazione di una trattativa inconfutabilmente fondata sul lavoratore in quanto persona.

E che non tiene conto di tutti i sacrifici a cui le lavoratrici e i lavoratori sono stati sottoposti negli anni.

È inammissibile che in un momento così delicato per il Paese e per il Sud in particolare si voglia portare avanti un Piano di solo teorico rilancio e basato su formule vecchie (che, come dimostrano tanti precedenti illustri, si sono spesso rivelate controproducenti) quali esternalizzazioni, chiusure di filiali, pesante mobilità professionale e territoriale e, soprattutto, tagli draconiani di personale ed una non meglio specificata riqualificazione.

Pertanto, i coordinamenti aziendali si dichiarano irremovibili nel non accettare:

  1. deroghe al contratto collettivo nazionale;
  2. ricadute negative sugli attuali livelli occupazionali
  3. iniziative di mobilità territoriale e professionale;
  4. esternalizzazioni;
  5. tagli generici dei costi.

Non aspetteremo che in un clima già irrimediabilmente contratto ed esasperato, il fantomatico risanamento della nostra azienda passi attraverso la lesione della dignità delle colleghe e dei colleghi.

I commissari sollecitati sulla scarsa qualità e quantità di dettagli forniti si sono resi disponibili ad approfondire quanto contestato nel corso del prossimo incontro che si terrà nei primi giorni di questa settimana.

Bari, 4 maggio 2020

Organi di Coordinamento di Gruppo FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

Banca Popolare di Bari

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