Crédit Agricole: la rete affoga e gli aiuti ritardano

LA RETE AFFOGA E GLI AIUTI RITARDANO

DECRETO LIQUIDITA’ – Problemi organizzativi – problemi di responsabilità – e le solite pressioni

Il personale di Rete é fortemente impattato da attività e servizi aggiuntivi che sono derivati dall’emergenza Covid-19 : sospensione mutui, liquidità alle imprese e CIG.Ovviamente queste attività, derivanti da previsioni di legge,hanno priorità su tutte le altre attività commerciali delle quali pare non dimenticarsi invece la funzione commerciale che oltretutto non tiene conto né della riduzione dell’organico nelle filiali nè del personale che opera in smart in condizioni non proprio…ottimali.

In merito al Decreto Liquidità, i finanziamenti gestiti dai gestori dei Poli rappresentano un surplus di attività e le filiali si trovano a istruire pratiche per un numero purtroppo importante di ditte individuali, di piccoli commercianti e di clienti non affidati o marginali che arrancano per via della crisi e ai quali non ci si può sognare di “offrire altri servizi bancari” diversamente pretesi da qualche zelante RCZ .

Gli organi di stampa non hanno fatto mistero di ritardi nei sostegni alle imprese e le Segreterie Nazionali delle OO.SS. hanno rivolto un appello unitario all’ABI affinchè si ottimizzassero i processi nelle banche.Nella call conference tenutasi con l’azienda lo scorso 23 aprile u.s. quindi le OO.SS hanno posto alcune importanti questioni in merito alla gestione delle richieste che stanno arrivando numerose.

PROBLEMI ORGANIZZATIVI:
è stata reiterata la richiesta di provvedere ad un supporto operativoa Filiali e ai Gestori in quanto si sono generate molte attese da parte dei richiedenti la liquidità, ma le procedure non consentono di dare risposte in modo tempestivo.L’azienda ha risposto che ha intenzione, come per le procedure di sospensione della quota capitale dei prestiti a m/t, di predisporre una task force a supporto dell’operatività.
Inoltre è stata evidenziata la criticità delle procedura per la gestione delle richieste, che non si differenziano dalle altre messe in campo per la gestione dell’emergenza, complessa, eccessivamente burocratica, pericolosamente dispersiva.

PROBLEMI DI RESPONSABILITÀ:
abbiamo evidenziato la preoccupazione dei colleghi per eventuali responsabilità personali secondo quanto riportato alla pag. 19 della circolare n.20/111 che evidenzia l’obbligo di legge posto direttamente a carico dei Gestori e Responsabili di Filiale/Mercato di specifica valutazione e segnalazione nel caso di eventuali modalità di utilizzo dei finanziamenti non coerenti con le finalità dichiarate. E’ del tutto ovvio che, come per la normativa antiriciclaggio, deriva dagli obblighi contrattuali preservare l’azienda da danni economici o di immagine, ma ricordiamo anche che il lavoratore non agisce come organo di polizia pertanto è alquanto difficile se non impossibile “inseguire” la destinazione delle somme accreditate. Facciamo un esempio utile a capire il contesto: se un cliente multibancarizzato trasferisse in via telematica presso un altro istituto somme accreditate per ristrutturare un debito pregresso non sarebbe certo responsabilità del gestore la “distrazione dei fondi su finalità diverse da quelle dichiarate” che al contrario sarà esclusivamente del Cliente.

Non commentiamo nemmeno le pressioni commerciali per le quali, a queste richieste di ricorso alla liquidità e quindi in stato di bisogno accertato dalla stessa banca, si vorrebbero imporre al gestore anche il collocamentodi prodotti o altri servizi al cliente, pena la giustificazione alla Direzione Regionale del mancato esito. Omaggio gratuito per i media e per i clienti che già non risparmiamo il pubblico dileggio alle banche.

Per il mondo affari, l’ennesima riportafogliazione conferma la debolezza della gestione ottimale di un segmento di clientela che, anche a seguito del trasferimento di gestori dalle Filiali ai Poli Affari, lascia le prime in difficoltà operativa e i secondi a gestire montagne di domande che non garantiscono l’autonomia necessaria a processare rapidamente un numero così importante di domande di finanziamento. Una strana soluzione parrebbe essere quella di “prestare” personale a destra o a sinistra per risolvere picchi di lavoro o sanare mancanza di competenze specifiche, ma non possono essere processi organizzativi da noi condivisibili.

La banca ovviamente richiama l’attenzione del mondo imprenditoriale garantendo erogazioni rapide e semplificate anche a mezzo di pubblicità che alimenta aspettative che rischiano di essere tradite, se l’attività aggiunta in questi periodi non viene supportata adeguatamente, con un impatto tra l’altro negativo anche sul malefico IRC, cui l’Azienda tiene tanto e per il quale i media, così come sono avidi di pubblicità da parte delle banche, così sono impietosi a riportare commenti e accuse della gente.

Va rinnovata tutta la solidarietà ai colleghi che come sempre suppliscono anche a carenze procedurali, sui quali l’azienda sa di poter fare affidamento e il cui senso di responsabilità e spirito di sacrificio vengono messi a dura prova, senza che mai siano riconosciuti almeno apprezzamenti verbali in luogo di frasi ormai abusate, ingiustamente critiche, gravemente lesive e inaccettabilmente provocatorie.
Ci chiediamo: succederà mai che le colleghe ed i colleghi vengano messi in condizione di lavorare serenamente, con le dovute procedure, nei tempi corretti, salvaguardando e non a scapito del loro benessere? In un mondo ideale forse, ma non in questo.

Ricordiamo alle funzioni commerciali della banca, se mai ce ne fosse bisogno, la priorità di queste attività soprattutto da un punto di vista etico e sociale che non devono essere prevaricate da pressioni di carattere commerciale.

BONUS 100 EURO “Premio DL 18”

Con la busta paga di aprile dovrebbe essere stato erogato il Bonus 100 euro lordi previsto nel decreto Cura Italia, a sostegno dei lavoratori che abbiano avuto nel 2019 un reddito da lavoro dipendente fino a 40 mila euro.

Nel solco delle previsioni di legge l’erogazione spetta a tutti i colleghi che nel mese di marzo hanno prestato servizio lavorativo nella propria sede di lavoro, anche se in missione, in trasferta o distacco, mentre non spetta per le giornate di ferie, malattia, permessi e per le giornate lavorate insmart working,.
L’importo di riferimento pari a 100 euro sia per i full time che per i part time, riproporzionato sui 22 giorni di effettivo lavoro prestato nel mese, risulterà dalla causale “Premio DL 18”.
Ulteriori dettagli in proposito si possono ricavare dalla risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 18 del 9/4/2020.
Nel caso ravvisaste la mancata o incompleta erogazione, occorre effettuare la segnalazione alla casella 714, servizio amministrazione del personale. Restiamo a disposizione di segnalazione e/o chiarimenti.

RIENTRO NELLE SEDI DI LAVORO DEI COLLEGHI FUORI REGIONE O OLTRE I 35 KM

Dal 27 aprile sta avvenendo il rientro in filiale dei colleghi di rete che in precedenza erano stati costretti a casa in quanto la loro residenza rispetto alla sede di lavoro è oltre i 35 km o fuori regione.
Per consentire il rientro l’azienda ha chiesto di produrre una autodichiarazione al fine di accertare che non ci sono stati casi di contatto stretto con un caso probabile o confermato di COVID-19 per quanto noto negli ultimi 20 giorni, di non aver contratto malattia COVID 19 durante il periodo di lontananza dalla sede di lavoro, di non aver manifestato sintomi conducibili a COVID 19 negli ultimi 5 giorni e di non presentare ad oggi alcun sintomo riconducibile a malattia COVID 19.

PULIZIA FILTRI DEI CONDIZIONATORI

l’azienda ci ha comunicato che già nel capitolato attuale è prevista la pulizia bimestrale dei filtri degli impianti di condizionamento. Abbiamo chiesto che vengano fatto con prodotti di sanificazione. Chiediamo ai colleghi delle filiali di segnalarci eventuali problematiche.

Parma, 29 aprile 2020

Segreteria di Coordinamento FISAC-CGIL
Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia

Photo by Jordiet.

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