Il Paese sta vivendo un’emergenza senza pari, milioni di persone sono senza reddito e la soluzione sembra essere stata quella di aumentare l’indebitamento delle imprese che, per quanto assistite da una garanzia statale dovranno restituire il loro debito, e in molti casi vedranno affossare i loro rating.
Abbiamo assistito nelle scorse settimane agli attacchi anche fisici in alcuni casi subiti dalla categoria e grande aspettativa c’era nella Task Force che avrebbe dovuto gestire le richieste di finanziamento che si sono abbattute come uno tsunami sulle filiali ridotte nei ranghi.
Di fatto, la task force ancora non esiste e, a parte aver evitato la presenza fisica dei clienti nelle Filiali, l’istruttoria dei finanziamenti ricade comunque interamente sui gestori.
La pressione che la stampa ha orchestrato sulle banche che ha portato anche all’intervento del Presidente dell’Abi a difesa della categoria, si è comunque tradotta in pressioni inverosimili sui gestori per evadere in tempi rapidi le pratiche in modo da dare risposte concrete in tempi brevi al Paese con il solito meccanismo della pressa per cui i Direttori Regionali vogliono fare bella figura e pressano sui Capi Area che vogliono fare bella figura e pressano sui Responsabili di Filiale che vogliono fare bella figura che pressano sui gestori schiacciati tra l’incudine di una clientela, in alcuni casi disperata, e il martello aziendale.
Peccato che la nostra Banca abbia nel frattempo deciso di mettere in ferie forzate il personale già dimezzato nelle filiali.
Peccato che pur con la garanzia statale, la responsabilità di errori dovuti a istruttorie frettolose o al tragico momento vissuto dalle aziende, ricadrà interamente sui gestori.
Le procedure per i Finanziamenti Business vanno semplificate. Non ci sono le condizioni per far lavorare serenamente i colleghi: siamo riusciti nell’insperabile intento di far arrivare fino a casa, con lo smart working , le pressioni commerciali.
Non riusciamo a comprendere le logiche che si celano dietro ai bracci di ferro e alle forzature per cui bisogna mandare tutti in ferie salvo poi richiamare i gestori aziende anche delle filiali chiuse per fargli lavorare le pratiche. E allora a che serve la Task Force? E’ solo l’ennesimo anglicismo che nasconde le nostre inadeguatezze? Era proprio necessaria la prova di forza delle ferie entro il 30 aprile? I fatti dicono di no.
Chiediamo più concretezza, risposte reali e veloci e meno slogan di vetrina. La patata bollente non può restare sempre nelle mani dei soliti noti.
Reggio Calabria, 24/4/2020