Rsa Roma e provincia: Armiamoci e riaprite!

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In questo difficile periodo riteniamo necessario denunciare ancora una volta che l’azienda ha operato una fuga in avanti, una forzatura grave alla luce delle considerazioni che rappresentiamo.

Le aperture su 5 giorni delle Paschi Valore Top (Roma Sede e Agenzia 16) effettuate dalla Banca all’inizio della settimana SENZA UNA VERIFICA PRELIMINARE DELLA PRESENZA DI TUTTI I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE ADEGUATI PREVISTI , che avrebbero permesso  ai colleghi di lavorare con serenità, sono un segnale eclatante per quest’Area.

Ci riferiamo nello specifico alle condizioni igieniche indecenti rilevate lunedì nelle due agenzie in questione, già denunciate per il tramite degli RLS, e all’assenza dei dispositivi di protezione, in particolare i plexiglass per le postazioni di consulenza. Protezioni secondo noi assolutamente necessarie per salvaguardare i Colleghi tutti.

L’azienda fa sapere di averli ordinati e che arriveranno, ma non si sa bene quando….

E’ per noi inderogabile questo principio: le filiali, come tutti i luoghi di lavoro, si aprono se e solo se tutti i dispositivi sono presenti, installati e sufficienti, non prima! E se si apre per più giorni bisogna aumentare il livello di protezione.

Si apra quando TUTTI potranno lavorare in sicurezza, non prima!

E’ in questo spirito che apprezziamo la decisione del Comitato di Direzione di non procedere ad alcuna modifica rispetto all’impianto di aperture e di orari attualmente vigenti, rivendicando così un risultato raggiunto dalle Segreterie di Coordinamento grazie al sostegno dei Lavoratori e di tutto il sindacato locale.

Gli inviti alla cautela, emanati dal Governo e dalle Autorità competenti, e le richieste avanzate dagli RLS, siano tenuti in debito conto da chi decide in questa Banca e sia applicato sempre il massimo principio di prudenza e precauzione.

Altrimenti parrebbe paradossale che i vertici che decidono le riaperture a Siena e gli esecutori della nostra Area, dalla general manager Palopoli al suo vice Hammoud, dal responsabile dell’organizzazione Vasaturo al direttore delle Risorse Umane Bianco, e le altre funzioni di direzione locale, siano in lavoro agile da inizio emergenza e se ne guardino bene dal tornare in ufficio.

Ovviamente siamo e saremo sempre favorevoli al ricorso prioritario allo smart working, ma per tutti!

Quindi, se la cautela vale per loro, deve valere anche per i Colleghi costretti a stare al pubblico e gestire una mole di lavoro assolutamente fuori controllo.

Altrimenti non possiamo rifuggire dal pensiero che va al tristemente noto comandante, che quando la nave è in avaria invece di governarla, si cala dalla biscaggina cercando un posto sulle scialuppe….

Torniamo quindi ad invitare i titolari e i preposti ad effettuare le segnalazioni su tutte le carenze igieniche, attraverso l’applicativo ufficiale previsto in normativa: Al lavoro→Servizi e Utilità→Strumenti-Economato e Logistica→ Pulizie→Reclami e disservizi servizio di pulizie e sanificazione ambienti, e sull’assenza o l’insufficienza dei dispositivi di sicurezza.

E’ necessario lasciare una traccia ufficiale delle richieste d’intervento, per evitare che le responsabilità, in caso di ispezioni da parte delle Asl, possano ricadere sui preposti alla sicurezza delle singole unità produttive.

Tutti sono vittime di queste carenze e vanno denunciate per difendere i Colleghi, difendersi e farsi difendere.

Qui al Monte, infatti, contrariamente a quanto possano pensare i nostri capi e capetti rispetto all’impegno profuso da Lavoratrici e Lavoratori, nessuno si spaventa a lavorare, e arriviamo a dire che nessuno si spaventa nemmeno a gestire le aperture su 5 giorni.

RIVENDICHIAMO PERO’ IL DIRITTO INVIOLABILE DI FARLO IN SICUREZZA!

Vogliamo ricordare inoltre che l’enorme mole di lavoro che deriva dalle misure sociali messe in atto dal Governo, ricade, come al solito, verso il basso e su una parte residuale dei Lavoratori. Andrebbero ricercate soluzioni per spalmare in modo più equilibrato gli adempimenti a cui siamo stati chiamati come Istituto di credito.

Anche per quanto riguarda le funzioni commerciali, dovrebbero essere distolte dal monitoraggio ossessivo dei colleghi in rete e chiamate ad un ruolo più attivo, a sostegno delle persone che fanno parte della loro “squadra”.

Un ultimo inciso, riguarda il nostro prode Direttore Bai.

Possibile che in una situazione drammatica come questa, il management della Banca, invece di risolvere i problemi organizzativi continua a crearne di nuovi e non trova niente di meglio da fare che violare il rispetto dell’orario di lavoro? Che bisogno c’è di convocare call conference fuori orario?

Ce lo domandiamo per capire quali dinamiche governino certe decisioni inopportune e palesemente contrarie al diritto alla disconnessione, rivendicato nell’ultimo CCNL.

Fate una cosa: IMPARATE A RISPETTARE LE PERSONE, SAREBBE GIA’ UN BUON SEGNALE PER UNA RIPARTENZA!

 

Roma, 23 Aprile 2020                                                                                       

Le Segreterie

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