EMERGENZA CORONAVIRUS IN DEUTSCHE BANK: SI STA FACENDO DAVVERO TUTTO IL POSSIBILE?
Nella giornata del 21 aprile, a seguito di nostra richiesta, si è svolta una nuova call conference tra le Organizzazioni Sindacali e l’Azienda per discutere di alcuni temi in sospeso, per rappresentare ulteriori richieste da parte nostra e per ricevere informazioni dalla Banca circa la gestione organizzativa delle prossime settimane.
Innanzitutto, dobbiamo dire che non abbiamo ricevuto risposte a tutte le nostre istanze nonostante alcune fossero già state formalizzate da tempo.
Come prevedibile, l’Azienda ha dichiarato di avere allo studio una serie di misure riguardanti il progressivo ritorno alla “normale” operatività della Rete che entreranno a breve in vigore. Ovviamente ogni provvedimento dovrà essere verificato alla luce di quanto verrà stabilito con i prossimi provvedimenti nazionali e locali legati alla gestione dell’emergenza sanitaria.
Evidenziamo i principali elementi da noi sottolineati nel corso del confronto:
Distribuzione Dispositivi di protezione individuale: abbiamo chiesto alla banca, con particolare ma non esclusivo riguardo alle mascherine:
– di garantire un adeguato e regolare rifornimento dei Dpi; dopo l’invio dei primi quantitativi nei giorni scorsi, l’Azienda ritiene che non vi dovrebbero essere ulteriori problemi di approvvigionamenti per il futuro.
– ulteriori richieste di fornitura da parte degli sportelli: le nuove richieste dovranno essere inoltrate da parte dei responsabili di sportello a ISS Logistica, previo costante monitoraggio in loco.
– è stata confermata la conformità alle norme di tutte le mascherine in dotazione ancorché siano di modelli differenti. Tale differenza esiste perché la Banca si è rivolta a più fornitori.
Presidio delle situazioni di rischio con eventuale introduzione temporanea di servizio di Guardiania:
la Banca ha dichiarato di aver svolto verifiche al riguardo, non rilevando necessità particolari o condizioni di pericolo evidenti; è in corso, in alcuni Capoluoghi di Provincia, un intervento di controllo rafforzato degli Sportelli bancari frutto di un progetto concordato tra Abi e Ministero dell’Interno.
Call conference:
abbiamo sollecitato una risposta alla questione più volte da noi sollevata, riguardante la necessità di organizzare e coordinare le call conference aziendali in modo tale da non creare ulteriori difficoltà ai Colleghi nel momento in cui sono impegnati allo Sportello, evitando sia inutili proliferazioni e sovrapposizioni sia forme più o meno esplicite di pressione commerciale. Nonostante la palese impossibilità in cui si trovano i colleghi a partecipare a tali call, l’Azienda ha rimandato ad altro momento la risposta in merito.
Utilizzo App non aziendali:
la Banca ha confermato che gli unici canali autorizzati sono quelli ufficiali; qualora vi fossero nuove direttive in futuro, esse formeranno oggetto di comunicazione alle Organizzazioni Sindacali e ai Colleghi.
Ordinanze territoriali:
abbiamo segnalato la necessità di una pronta verifica da parte della Banca delle disposizioni emanate in ambito locale (Regionale in particolare) che talvolta prevedono misure parzialmente difformi rispetto a quelle nazionali ma che risultano ugualmente vincolanti per Colleghi e Clienti; l’Azienda ha confermato l’impegno in tal senso evidenziando tuttavia le difficoltà a dare tempestivo seguito a norme così numerose e localizzate.
Spegnimento insegne Sportelli:
a fronte di nostra segnalazione, l’Azienda ha dichiarato che non vi sono indicazioni in tal senso e che quindi si tratta di situazioni in corso di verifica ma non “istituzionali”.
Ispezioni:
l’Azienda ritiene che le ispezioni da remoto debbano proseguire al pari di ogni altra attività aziendale; abbiamo ribadito il disagio che esse comportano stante l’attuale operatività ridotta, invitando a compiere quantomeno solo interventi ritenuti strettamente necessari e mirati.
Decreto Cura Italia:
non abbiamo di fatto ricevuto risposta alla nostra segnalazione circa i ritardi nella messa a disposizione dei Colleghi di adeguate ed indispensabili direttive per predisporre gli interventi di sostegno a Cittadini ed Imprese previsti dal Governo (linee di credito alle Imprese ed anticipo cassa integrazione in modo particolare); si tratta di una “carenza” significativa nel rapporto con i Clienti che rischia di compromettere il mantenimento delle relazioni interessate, espone i colleghi alla potenziale collera dei clienti ed incide sull’erogazione dei cosiddetti “servizi essenziali”.
Situazione lavoratori quarantena e/o contagiati:
L’azienda ci ha comunicato che su tale argomento le Organizzazioni Sindacali non sono deputate ad essere coinvolte ma gli interlocutori deputati sono unicamente gli RLS (Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza). A tal proposito l’azienda si è limitata a riferirci che dal 21 febbraio ci sono stati 7 contagiati in DB ma non ci ha informato se nel frattempo qualcuno sia guarito.
Progetto Aurora:
Nel corso della call, l’Azienda si è trincerata dietro l’assenza di indicazioni ufficiali circa le date di implementazione del Go Live pur confermando l’identificazione della fine del mese di maggio quale probabile finestra temporale per la migrazione delle procedure. Di fronte alla comunicazione inviata ai dipendenti pochi minuti dopo nella quale veniva comunicata la data del GO Live proprio per il 23‐24 maggio, non possiamo che ribadire la nostra forte contrarietà di fronte ad una scelta precipitosa che l’Azienda intende assumere senza che sia stato portato a termine l’indispensabile percorso formativo per il Personale in un periodo peraltro di persistente emergenza sanitaria.
Permessi Coronavirus:
abbiamo chiesto alla Banca se siano state emanate nuove istruzioni circa l’utilizzo delle causali legate alle assenze/presenze per emergenza sanitaria in quanto in alcuni casi ci sono state riferite indicazioni diverse rispetto a quanto recentemente normato; anche in questo caso non abbiamo avuto specifiche risposte.
Integrazione coperture Covid 19 Polizze Assicurative:
preso favorevolmente atto delle nuove previsioni in favore del Personale predisposte dalla Compagnia Assicurativa, abbiamo chiesto di chiarire meglio le casistiche legate all’attivazione delle specifiche coperture, con particolare riguardo alle certificazioni mediche da produrre.
“Fase 2”:
in seguito l’Azienda ci ha intrattenuti rispetto alle prossime misure organizzative che intende porre in atto e che sono ancora in corso di valutazione definitiva ma che, in alcuni casi, verranno predisposte in tempi ravvicinati.
– progressivo ritorno agli orari standard di apertura per tutti gli Sportelli Branches, Advisory e Db Easy anche in considerazione di valutazioni territoriali;
– rimangono confermate in ogni caso per tutte le realtà, le attuali previsioni, conformi ai protocolli di settore, che prevedono accessi della Clientela su appuntamento;
– Per la Rete Db Easy si prevedono 3 giorni di apertura nel corso della settimana;
“Fase 2” ‐ Ipotesi allo studio:
– In considerazione delle condizioni sanitarie tuttora presenti nei rispettivi territori, le Agenzie presenti nelle Regioni Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Veneto, sino a nuova indicazione, continueranno ad operare con le modalità attualmente in essere, eccezion fatta per il ripristino degli orari standard;
– nelle altre Regioni il superamento delle aperture “a scacchiera” e della fotografia degli organici al 13 marzo, consentendo quindi possibili “mescolanze” oggi non previste;
– verranno tenute in particolare considerazione, e conseguentemente tutelate, le situazioni di Colleghi in stato di vulnerabilità fisica per condizioni di salute, età o gravidanza;
– la consistenza degli Organici che opereranno nei vari Sportelli terrà conto del rispetto delle misure di distanziamento sociale (2 metri) e potranno quindi determinarsi rotazioni qualora non sia possibile operare con la presenza contemporanea di tutto il Personale assegnato.
– per le unità di DG di Milano, Lecco, Padova; Roma, Napoli al momento si continuerà ad operare con il massimo ricorso al regime di smart working.
In merito al progressivo rientro agli organici a regime e all’abbandono del meccanismo della turnazione, abbiamo rappresentato alla Banca che uno dei criteri da tenere in massima considerazione deve essere quello del contenimento della mobilità territoriale, verificando soluzioni che riducano quanto più possibile gli spostamenti dal momento che la situazione emergenziale è tutt’altro che risolta.
Contiamo che, al contrario di quanto accaduto in altre occasioni e tenuto conto che in questo caso non può essere riscontrabile un’effettiva urgenza nell’adozione di queste misure, l’Azienda eviti di richiedere ai Colleghi di volta in volta interessati il ritorno in servizio con minimi preavvisi, ad orari inopportuni e mediante forme di comunicazione non ufficiali.
Milano, 22 aprile 2020
Le Segreterie di Coordinamento
in Deutsche Bank
FABI ‐ FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA ‐ UNISIN