Barclays: domande insistenti, risposte evanescenti

Al tavolo continua una trattativa che si dimostra attraversata da domande e sollecitazioni da parte delle OO.SS., ma produce ancora poche e vaghe
risposte da parte dell’azienda.

Nonostante gli approfondimenti e le discussioni al tavolo, crea perplessità non avere ancora ad oggi una se pur minima traccia di proposta chiara e
attestata da parte della banca. Gli strumenti proposti e gli spunti di discussione sono tanti, ma non troviamo ancora la disposizione a fare passi avanti concreti e reali nella trattativa. Gli unici movimenti in avanti che continuiamo a vedere sono quelli paralleli, ed esterni, alle attività del tavolo, evitati o aggirati nel corso del confronto, che l’azienda continua a mettere in atto e che appaiono essere il palese frutto del disegno predefinito e già pianificato per la Branch.

Durante i due giorni di lavoro con l’azienda i sindacati hanno quindi raggiunto, anche grazie al contributo di tutti i lavoratori dopo lo svolgimento
delle assemblee, piccoli e faticosi risultati.
Dopo la prima giornata di lavori, infatti, ed alla luce del comportamento poco trasparente della banca, le OOSS hanno deciso di intervenire con una
dura comunicazione di “DENUNCIA DI AZIONI ATTE AD INFICIARE LA TRATTATIVA” indirizzata al rappresentante legale di Barclays nella quale si
chiedeva riscontro delle attività in corso e si denunciava il rischio di un tale comportamento.

A titolo esemplificativo, e non esaustivo, le OOSS hanno segnalato:

  • le assunzioni e i trasferimenti di risorse;
  • l’ esternalizzazione delle attività ad oggi svolte dalle strutture di General Services e Premises; a riguardo è identificato dalla banca il fornitore
  • esterno (ISS) che andrebbe a rilevare le lavorazioni. Per la stessa sono in corso incontri di dettaglio per la pianificazione delle azioni;
  • relativamente alle attività di Branch Support, si rileva che è in corso un passaggio di consegne verso società esterna;
  • le attività preliminari all’affidamento esterno di addizionali lavorazioni dell’area Account Payable and Orders;
  • handover di lavorazioni a parti terze, nell’ambito delle aree di back office;
  • le attività propedeutiche al trasferimento all’esterno della gestione dei prodotti SSL;
  • le attività propedeutiche alla chiusura delle Filiali della Banca.

In risposta alle segnalazioni di cui sopra, l’azienda si è detta disposta a sospendere tutte le attività citate ad eccezione di quelle propedeutiche alla
chiusura delle filiali. Tale scelta viene imputata al bisogno di far fronte alla gestione della clientela che, vista delle chiusure delle filiali, verrà dirottata
su altre strutture.
Chiediamo pertanto all’azienda di attenersi strettamente all’impegno preso, con l’impegno di voler garantire l’efficacia della trattativa evitando di
incorrere in un serio incidente di percorso che potrebbe ritorcersi contro l’azienda stessa e inficiarne la già minata credibilità e correttezza.
Nel corso della dura trattativa, le OOSS hanno creato le condizioni affinché l’azienda si aprisse a soluzioni alternative rispetto a quelle da essa stessa
prospettate.
Il risultato di questa estenuante e laboriosa richiesta è rintracciabile in un segnale di minima apertura che consiste nell’accesso al fondo di
solidarietà per la popolazione over 55. Pertanto, si segnala a tutti i lavoratori che nel tentativo di trovare una risposta alla riduzione del numero di
esuberi, l’azienda potrà chiedere ai facenti parte di tale categoria l’autorizzazione a verificare la compatibilità dei requisiti di accesso al fondo di
solidarietà. Ad oggi i lavoratori che potrebbero essere coinvolti sono circa 20, tra RBB e Corporate, ma il dato verrà completato con il personale di
BARCAP e Wealth.
Al fine di ottenere un proficuo risultato in merito alla trattativa, e considerata la scarsa collaborazione dell’azienda nel fornire i dati necessari
all’avanzamento della procedura, le OOSS hanno deciso di istituire dei tavoli tecnici che, attraverso il supporto di alcuni referenti della banca,
potranno aiutare a verificare la reale possibilità di riduzione dei costi. Tale processo è stato anche pensato per favorire l’internalizzazione e la
gestione di alcuni servizi, con l’impiego e salvaguardia di risorse interne.
Ci auguriamo che sia una strada realmente percorribile, peraltro prevista dal contratto e utilizzata in questo momento nel nostro settore con
l’obiettivo di cercare di soluzioni per la salvaguardia del lavoro e delle competenze dei propri dipendenti. Ci auguriamo che la disponibilità ventilata
dall’azienda sia reale e non solo fatua o sviante.
Ponendoci come obiettivo quello di raggiungere il miglior risultato possibile, ci appelliamo a tutti i lavoratori, anche con la richiesta di contribuire
con eventuali dati o documenti che possano favorire lo svolgimento delle commissioni tecniche, pur consapevoli del fatto che si tratta di un’attività
che dovrebbe essere squisitamente compito dell’azienda.
Nel corso della prossima settimana ci aggiorneremo con altri tavoli nei quali aspettiamo di trovare risposta agli ormai reiterati quesiti relativi al
bisogno di risparmi e alla possibilità di accedere a tutti gli strumenti messi a disposizione del CCNL incluse le reali possibilità della banca per
favorire l’adesione volontaria al piano.

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