Agenzia delle Entrate-Riscossione ed Emergenza Coronavirus: accordo salute, sicurezza e occupazione

Nella giornata odierna, le scriventi Segreterie Nazionali di Settore, hanno sottoscritto un verbale di riunione con l’Agenzia delle entrate-Riscossione che compendia le iniziative fino ad ora adottate e le misure assunte per mettere in sicurezza le lavoratrici ed i lavoratori dal rischio di contagio da Coronavirus, confermandone l’applicazione e la volontà di renderle ancora più efficaci.

Dal momento in cui il nostro Paese, in particolare in alcune regioni, ha cominciato ad essere interessato dall’epidemia, queste Organizzazioni sindacali hanno costituito, insieme ai Rappresentanti dell’Ente, un tavolo permanente di lavoro che si è quotidianamente confrontato per adeguare le misure di tutela a favore dei colleghi ai protocolli che venivano via via definiti dalle Ordinanze e dai Decreti del Governo.

Con l’obiettivo di garantire prima di tutto la salute delle lavoratrici e dei lavoratori, abbiamo richiesto fin da subito all’Ente di adottare misure, iniziative e strumenti di protezione idonei, nonchè l’ampliamento massimo di postazioni di smart working.
Con riferimento a quest’ultima iniziativa, subito dopo la chiusura delle scuole e nell’ottica di favorire la genitorialità, sono state messe a disposizione 405 nuove postazioni, in aggiunta alle 150 già esistenti nella fase della sperimentazione, seguite da altre 250 riservate alla regione Lombardia (regione più fortemente colpita dall’epidemia fin dall’inizio dell’emergenza); nel giro di pochi giorni si è poi ottenuto l’ampliamento del lavoro agile alla quasi totalità dei lavoratori, compresi quelli che avevano dichiarato di non possedere dispositivi per collegarsi alla rete aziendale.

Infine, a seguito del Decreto Legge n. 18/2020, che ha previsto la sospensione dell’attività di riscossione e di notifica dall’8 marzo al 31 maggio, è stato possibile attuare la chiusura al pubblico di tutti gli sportelli e, di conseguenza, allargare ulteriormente la platea dei lavoratori che potevano usufruire dello smart working.

Le iniziative suindicate sono state fortemente richieste dalle scriventi Segreterie Nazionali di Settore ed adottate tempestivamente dall’Ente, con l’obiettivo prioritario dell’allontanamento dei lavoratori dalla sede fisica di lavoro, per evitare di esporli al rischio del contagio; oggi, circa il 98% dei lavoratori (con l’unica eccezione dei colleghi che devono assicurare la presenza fisica per lo svolgimento di attività indifferibili) è stato messo in sicurezza e lavora da casa.

Nel frattempo il Governo, accanto alle misure per la riduzione delle attività e la messa in sicurezza dei lavoratori, ha anche stanziato i fondi per gli ammortizzatori sociali ai quali molte aziende hanno già cominciato ad attingere. Tra queste anche qualche società di fiscalità locale che non ha la possibilità di accedere all’ammortizzatore sociale di settore, il Fondo di solidarietà per il sostegno del reddito e dell’occupazione per la parte che prevede l’integrazione salariale in caso di sospensione temporanea dell’attività lavorativa.

Anche in Agenzia delle Entrate-Riscossione, raggiunto l’obiettivo urgente di mettere in sicurezza, dal punto di vista sanitario, la quasi totalità dei lavoratori, è oggi assolutamente prioritario salvaguardare l’occupazione e le retribuzioni. La sospensione della riscossione determina, infatti, ricadute negative sia sulle attività lavorative che, ancor più, sul bilancio dell’Ente pubblico economico che deve garantire il pareggio e la cui redditività si basa sull’aggio percepito.

L’eccezionalità e la gravità del momento, dovuta sia al rischio sanitario che alla difficile congiuntura economico-sociale, richiede una presenza costante del Sindacato, che ora più che mai è investito dell’onere di preservare posti di lavoro e retribuzioni.

Per tale ragione, con la sottoscrizione di un verbale avvenuta in data odierna, viene sancito che, per gestire la fase emergenziale, vengono confermate e migliorate le seguenti misure:

  • lavoro agile;
  • limitata presenza fisica in azienda esclusivamente per le attività indifferibili;
  • utilizzo delle ferie e dei permessi banca ore residue al 31 dicembre 2019.

Su quest’ultima iniziativa abbiamo registrato, negli ultimi giorni, una grande strumentalizzazione che certo non rende merito al grande lavoro svolto dalle Scriventi Segreterie Nazionali, in accordo con l’Ente, al fine di ricercare strumenti che possano consentirci di traguardare questo momento nel modo più indolore possibile per la Categoria.

La gran parte delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Ente ha compreso la ratio di questa misura, anche se essa comporta un sacrificio personale, in particolar modo nei casi in cui, per ragioni organizzative aziendali, non è stato possibile goderne nel periodo desiderato; ogni giorno circa 700/800 lavoratori sono in ferie/banca ore con la conseguenza che vengono utilizzati un numero ridotto di collegamenti da postazioni smart working a vantaggio del minore appesantimento delle linee operative. Ancora maggiore è il beneficio dell’utilizzo delle ferie/permessi pregressi per i lavoratori che non hanno potuto mettere a disposizione il proprio computer e che comunque l’Ente ha coinvolto in un processo lavorativo che, seppur più lento, consente di mantenerli al sicuro presso la propria abitazione.

La salvaguardia della salute è stata il nostro obiettivo prioritario ed imprescindibile, e per questo abbiamo preso in considerazione tutte le iniziative volte a perseguirlo, inclusa quella del ricorso alla fruizione delle ferie/banca ore maturate al 31 dicembre 2019.
Queste misure ci hanno permesso, almeno per il momento, di evitarne di più drastiche, garantendo sicurezza (sia con il ricorso quasi totale alla modalità di lavoro agile sia con l’estensione della copertura sanitaria alla fattispecie pandemica) ed al tempo stesso la totale occupabilità delle lavoratrici e dei lavoratori attraverso il lavoro agile, riconfermata oggi nel verbale sottoscritto insieme all’Ente.

Continueremo ad agire con forte senso di responsabilità, per fare sì che i sacrifici richiesti alle lavoratrici ed ai lavoratori siano sostenibili nel presente e, maggiormente, nel futuro che temiamo possa esporci a rischi fino ad oggi non prevedibili.

Roma, 30 marzo 2020

Le Segreterie Nazionali Settore Riscossione Tributi

 

leggi/scarica il VERBALE DI RIUNIONE FASE EMERGENZIALE COVID-19

 

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