Dobbiamo reagire ad un momento molto difficile

In data odierna le OO.SS. sono state convocate dalla Banca alla presenza del Direttore Generale, Daniele Franco, del Vice Direttore Generale, Piero Cipollone, e del Segretario Generale, dr. Alberto Martiello.

L’unico argomento in agenda, visto l’aggravarsi della situazione, è stato l’emergenza dovuta all’accelerazione del contagio da Coronavirus – in modo esponenenziale in tutto il Paese – e ciò che la Banca sta facendo per tutelare i propri lavoratori.

Il Segretario Generale ci ha comunicato le decisioni che la Banca ha preso sotto il profilo operativo e ci ha dato notizie riguardanti la situazione sanitaria interna:

La Filiale di Bergamo è chiusa al pubblico, in seguito alla positività riscontrata in un collega in quiescenza, che vi si era recato a febbraio.

Le altre Filiali rimangono aperte e potranno operare con il numero minimo di colleghi individuato in 6/8 unità, escludendo le realtà più grandi; sono state date istruzione di potenziare al massimo la concessione del lavoro da remoto.

Rimane comunque la necessità di garantire un presidio per tutelare la collettività e prestare tutti i servizi essenziali nel comparto dei pagamenti. A tal proposito abbiamo chiesto ai Vertici di controllare se in tutti gli uffici a contatto col pubblico, siano presenti divisori tali da garantire la assoluta sicurezza sanitaria.

In Amministrazione Centrale l’obiettivo dichiarato dalla Banca è quello di raggiungere un 70/80% di posizioni di lavoro da remoto in ogni Dipartimento. Reputiamo che sia necessario accelerare il più possibile questo processo, a cominciare dal concedere fin da subito il lavoro delocalizzato in tutti i casi in cui ciò sia già possibile, in ogni realtà lavorativa della Banca.

Per quanto riguarda la ristorazione, ci è stato comunicato che in mattinata è stata presa la decisione di chiudere tutti i bar interni. La Fisac Cgil ha fatto presente che non in tutte le realtà lavorative sono presenti distributori automatici e di conseguenza abbiamo chiesto di ripristinare il servizio bar là dove i colleghi non hanno alternative di approvvigionamento (ad es. Roma Succursale), avendo cura che vengano rispettate le vigenti norme sull’igiene, l’affollamento e le distanze.

Le mense rimarranno aperte. Saranno attivati immediatamente i presidi di sicurezza esplicitati nel Decreto del Presidente del Consiglio dell’8 marzo (distanze di sicurezza).

Sono stati rafforzati gli strumenti di comunicazione al personale: oltre al sito e alla intranet aziendale, dove è presente una sezione dedicata, è stato attivato un servizio di SMS alert. Al momento hanno aderito circa 4.000 colleghi.

La Fisac Cgil, considerando questo ultimo presidio molto efficace, invita tutti i colleghi che non hanno ancora avuto modo di attivare il servizio di farlo al più presto visto l’importanza e la delicatezza del momento.

Rimane l’assoluta raccomandazione, da parte dell’Amministrazione, di controllarsi la temperatura e, nel caso di presenza di febbre, di rimanere presso il proprio domicilio.

Per quanto riguarda le dotazioni di protezioni individuali, ci è stato comunicato che si è completata la distribuzione di guanti per l’area nord del Paese e a breve verrà completata la distribuzione nelle aree per le quali non si è riusciti ancora a provvedere. Anche i distributori di disinfettanti sono in consegna; la Banca è inoltre orientata ad effettuare a breve una consegna individuale ai colleghi di tale presidio.

Il nostro intervento è stato puntuale ed improntato alla massima collaborazione con la Banca, come il momento richiede.

In questa ottica, abbiamo portato suggerimenti e rappresentato ogni perplessità evidenziataci dai colleghi in questi giorni, cercando soluzioni.

Particolare attenzione è stata sollevata dalla nostra O.S. su alcune realtà lavorative che riteniamo, in questo momento particolarmente a rischio in quanto più difficili da gestire, quali il Servizio Banconote e la Stamperia presso il Servizio AGE.

In tali realtà, infatti, è praticamente impossibile mantenere i presidi di sicurezza prescritti nel Decreto del Presidente del Consiglio: non è possibile in primis, a nostro avviso, mantenere la distanza di sicurezza tra un lavoratore e l’altro. Pertanto, secondo noi, non sono sufficienti piccoli accorgimenti o indagini interna per capire chi è più o meno a rischio, non basta più decretare un protocollo sanitario fatto di mascherine e disinfettanti in un ambiente così chiuso e poco permeabile, ma è urgente e necessario andare oltre.

La Fisac Cgil è convinta che, nelle citate realtà, si debba sospendere per un certo periodo la produzione, magari anticipando il fermo macchine da calendario. Solo così si potranno tutelare efficacemente i lavoratori – tutti – i loro famigliari e di conseguenza anche l’Istituzione.

In generale riteniamo che l’intero Istituto debba improntarsi, in questo difficile periodo, a conseguire livelli di produttività ridotti in tutti i comparti di attività.

La nostra convinzione è che il sacrificio, oggi necessario, sia fondamentale per il nostro domani.

Per questo motivo riteniamo non solo sia necessario trovare risposte rapide ed efficaci ad una situazione in continuo divenire ma, consapevoli dell’emergenza in corso, adottare una visione improntata alla massima tutela, in grado di anticipare i disagi emergenti anche nel prossimo futuro.

La Fisac Cgil è convinta che con senso civico e di responsabilità che da sempre contraddistingue il personale della Banca d’Italia e continuando il dialogo che è iniziato con i nostri Vertici, che hanno da subito dato disponibilità all’ascolto, si possa uscire da questo momento molto difficile e storicamente mai vissuto prima da nessuno di noi.

Invitiamo tutti i colleghi a farsi parte attiva per il bene loro, dei loro famigliari e di tutta la società e la Banca a continuare nel monitoraggio minuto per minuto della situazione ed avere una visione anche nuova nel trovare soluzioni.

Roma, 9 marzo 2020

                                                                                                          La Segreteria Nazionale

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