Pare proprio che il futuro del Banco di Sardegna sia quello di diventare banca rete, il tutto nonostante le ampie rassicurazioni fornite l’estate scorsa dai Presidenti del Banco e della Fondazione. Infatti a breve i servizi di controllo, che attualmente il Banco esercita quale sub holding, verranno accentrati a Modena.
Con l’accentramento del Servizio Ispettorato viene firmato il certificato di morte della Sub Holding; con l’accentramento del Servizio Controllo Crediti
vengono avocate a Modena le decisioni importanti sulla vita delle imprese sarde in difficoltà. Svuotare la banca di funzioni strategiche durante la nomina dei nuovi vertici del Banco e della Fondazione è un atto predatorio e di drastico ridimensionamento che mette a serio rischio lo sviluppo futuro del Banco di Sardegna, Come è possibile che il Consiglio di Amministrazione abbia assunto queste delibere contrariamente alle posizioni espresse dal suo Presidente e dal socio di minoranza qualificata? E perché la Fondazione tace? Possibile che siano tutti d’accordo a ridurre il Banco a una piccola banca regionale?
I lavoratori e le Organizzazioni Sindacali certamente no, manifestano tutta la loro contrarietà e richiamano i vertici del Banco e della Fondazione all’assunzione di responsabilità nei confronti della Sardegna.