La risposta di ABI alla Lettera dei Segretari Generali di oggi 23 marzo

La lettera di ABI inviata ai Segretari Generali in risposta alla comunicazione inviata oggi 23 marzo

ABI continua a compiere il massimo sforzo per prevenire, contrastare e contenere la diffusione del coronavirus, con priorità per la sicurezza di lavoratrici, lavoratori e clienti, in conformità con le diposizioni di legge e degli altri atti normativi e dando, inoltre, piena attuazione al Protocollo “Misure di prevenzione,  contrasto  e  contenimento  della diffusione del virus Covid-19 nel settore bancario”, condiviso il 16 marzo 2020 con Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca e Unisin.

Le banche, nelle loro responsabilità, hanno posto in essere molteplici  iniziative  in tal senso: hanno ridotto drasticamente la presenza dei lavoratori sui luoghi di lavoro anche attraverso il massimo ricorso al lavoro agile e la riduzione dell’operatività nelle filiali; hanno ridotto l’esigenza della  clientela di recarsi in filiale privilegiando e potenziando l’utilizzo dei canali “a distanza” (attraverso internet e telefono) nonché l’utilizzo degli sportelli automatici esterni alle filiali.

Per evitare assembramenti, le banche gestiscono gli accessi nelle filiali anche solo su appuntamento e nei casi inderogabili che richiedano la presenza fisica, adottando le soluzioni organizzative idonee a prevenire il rischio del contagio in applicazione delle normative.

ABI conferma il proprio impegno alla puntuale e più efficace attuazione delle norme di legge e del Protocollo del 16 marzo e in relazione a ciò è pronta a ricevere eventuali segnalazioni di criticità da parte delle Organizzazioni sindacali e a farsi parte attiva nel sensibilizzare in proposito le banche oggetto di eventuale segnalazione per un rigoroso e puntuale rispetto del citato Protocollo.

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