In relazione all’incontro tenutosi via Skype ieri 20 marzo nel tardo pomeriggio desidero manifestare la più piena insoddisfazione per le soluzioni presentate alle rsa da Generali Italia a sostegno della rete produttiva.
Come espresso nel comunicato condiviso con tutte le organizzazioni sindacali la valutazione degli interventi proposti e’ da parte di tutti considerata insoddisfacente.
Pur apprezzando che si sia voluto approntare un qualche supporto da parte datoriale, registriamo che si tratta di soluzioni che non mettono a fuoco il vero problema: i produttori con il solo fisso non possono andare avanti e la produzione in questi mesi si presenterà molto contenuta, comprimendo le provvigioni e rendendo vane le incentivazioni.
Il che ci porta a dire che un terzo della rete avrà un reddito inferiore a quello di cittadinanza.
I provvedimenti pensati dall’Azienda per sostenere il reddito dei produttori in questo terribile periodo si associano ad una rimodulazione della gara di periodo e del rappel attuale di entità modesta ed all’uscita di nuove garanzie inerenti Covid-19 introdotte di recente nel catalogo.
La Compagnia ragiona ancora con logiche del “prima”, valutando i positivi risultati produttivi della rete op che sono la coda delle attività svolte a febbraio ed inizio marzo.
Da ora in poi ci saranno solo la vendita a distanza e trattative telefoniche che avranno riscontri decisamente diversi in parte per la modalità di comunicazione adottata, ma soprattutto perché le condizioni della salute e dell’economia mondiale sono un punto interrogativo ed i clienti preferiscono rinviare ad un “dopo”, avendo la testa a ben altro che le polizze.
Anche alla ripresa la situazione sarà molto difficile perché le fonti di lavoro o di reddito per tanti potrebbero essere profondamente mutate.
La Compagnia ieri ci ha detto che con questi provvedimenti è interessata a tutelare chi ha lavorato bene, ma se nel secondo bimestre 2020 il produttore vende poco o zero insignificante sarà l’effetto del provvedimento che incrementa la valorizzazione della base incentivabile e se nel 2019 per ragioni di salute, maternità, problemi familiari o ridotte opportunità lavorative non avesse preso rappel anche il secondo provvedimento non lo aiuterebbe perché a giugno 2020 non avrà alcun sostegno dall’erogazione rappel.
Tutti dicono che siamo in guerra, ma il nostro datore di lavoro preferisce credere che i dipendenti produttori e le loro famiglie potranno andare avanti con il rappel maturato nel primo bimestre 2020 (che sarà pagato a fine aprile) e che grazie alla buona volontà ed all’impegno si potrà continuare a fare polizze.
In tutto questo mi sono voluta sincerare ed ho ottenuto conferma espressa che la nostra richiesta di blocco delle lettere monitorie, in corso e nuove, fosse operativa e ricordare e puntualizzare il diritto alla disconnessione costantemente violato dall’azienda nei giorni di ferie obbligate indicendo una diretta streaming e inviando continue email contenenti l’invito a fare formazione che fanno il paio con i continui e pressanti inviti all’azione di molti managers di zona.
In questo quadro emerge chiaramente una volontà datoriale di sostenere la rete impegnando scarsissime risorse, emerge un’Azienda molto lontana dall’immagine che ha dato di se’ con la generosità espressa nell’elargire milioni di euro in Fondi per la salute o a tutela degli Agenti.
Tutta la rete di dipendenti addetti alla vendita di Generali Italia non può aspettare ulteriormente una presa di consapevolezza della situazione in cui si trova, ha bisogno ora di un sostegno economico concreto e certo che compensi provvigioni e incentivi per poter affrontare con un minimo di serenità questo periodo terribile ed essere sicura che questa crisi non diventi uno strumento per sfoltire pezzi di rete che non interessano più.
“QUESTI NON SONO TEMPI NORMALI E NON POSSIAMO COMPORTARCI COME SE NIENTE STESSE SUCCEDENDO” (cito Paolo Gentiloni) per cui chiedo a tutti di mobilitarsi a tutela della categoria dei Produttori in questo momento più fragile ed esposta.
Elisabetta Masciarelli
Coordinatore nazionale OP Fisac/CGIL GI