Banca d’Italia: la sospensione delle attività è una tutela e un diritto per i lavoratori

FISAC CGIL
SERVIZIO BANCONOTE


SOSPENSIONE DELLE ATTIVITA’:
UNA TUTELA E UN DIRITTO PER TUTTI I LAVORATORI

Nell’incontro del 10 marzo 2020 u.s. la Banca ha comunicato alle organizzazioni sindacali la “decisone” di continuare a portare avanti le attività di produzione del Servizio Banconote, seppur in un ambiente emergenziale come quello che stanno vivendo in questi giorni gli addetti allo stabilimento.

La Banca, in linea con quanto deciso per il resto del personale, ha deciso di ridurre la presenza sul posto di lavoro nel Servizio Banconote, creando due gruppi di lavoratori che si alterneranno per 15 giorni. Il primo gruppo sarà composto di 110 lavoratori e il secondo gruppo sarà composto dai restanti.

La Fisac CGIL ha sempre sostenuto che il fermo della produzione per almeno 15 giorni fosse una precauzione necessaria alla tutela della salute dei lavoratori e dei loro familiari. Riteniamo il percorso intrapreso dalla Banca, un atto sbagliato e contraddittorio, non si può gestire un Servizio come Banconote con le stesse regole dei restanti luoghi di lavoro, stiamo di fronte ad un impianto industriale e a una organizzazione del lavoro del tutto particolare, dove gli indirizzi del Governo possono essere rispettati soltanto con la chiusura delle lavorazioni.

Inoltre, di fronte a questa scelta, ci domandiamo con quale criterio saranno scelte le persone che dovranno lavorare la prima quindicina di giorni piuttosto che la seconda? Sarà una scelta prettamente organizzativa rivolta alla produzione o, e la Fisac Cgil lo chiederà presso i responsabili del Servizio, si valuteranno anche le esigenze personali e familiari degli addetti? E anche se ciò avvenisse che senso avrebbe la reperibilità?

Anche perché nella prossima quindicina di giorni, si prevede, altresì, il picco di contagi che metterebbe molto più a rischio i lavoratori in servizio di chi invece sarà a riposo.

Se la Banca, in questo modo, pensa di poter portare avanti le attività di produzione dimezzando il personale, si sbaglia, perché i lavoratori non possono essere più distanti gli uni dagli altri all’interno del conteso lavorativo. Questo accade perché, in determinate realtà, all’interno del Servizio Banconote, non è fisicamente possibile.

I colleghi che operano alle cut, ad esempio, saranno dimezzati, ma staranno comunque a stretto contatto, sia per poter garantire le lavorazioni, sia per via del fatto che gli spazi sono limitati e chiusi. Lo stesso succede ai colleghi che lavorano sulle macchine da stampa.

Non a caso si parla di Team. Team significa letteralmente gruppo, aggregazione. Il DPCM del’8 marzo 2020 cita testualmente “… è da escludersi qualsiasi altra forma di aggregazione alternativa …” e poi “… in presenza di condizioni strutturali o organizzative che non consentano il rispetto della distanza di sicurezza internadi un metro le strutture dovranno essere chiuse …

Alla luce dei fatti, dell’evoluzione rapida della situazione e delle norme in atto al livello governativo, la Fisac CGIL ripropone l’importanza nonché il dovere da parte della Banca di sospendere al 100%  la produzione per almeno 15 giorni, in modo da garantire la tutela per tutti i lavoratori e soprattutto come doverosa azione in rispetto alla normativa vigente.

Questi concetti sono stati esposti anche nell’incontro che abbiamo avuto oggi nell’incontro con il Capo Servizio, passato e futuro, se ciò non avverrà, la Fisac Cgil metterà in campo tutte le iniziative possibili per far recedere la Banca da questo ottuso atteggiamento.

 

Roma, 11 marzo 2020

La rappresentanza locale FISAC CGIL

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