Intesa Sanpaolo: prima le persone, poi il business


PRIMA LE PERSONE, POI IL BUSINESS

È un momento unico e difficile, in primo luogo per chi è ammalato, per le famiglie, per il Paese, per le aziende. In questa situazione i colleghi si stanno prodigando per affrontare l’emergenza, ad esempio anche “regolando il traffico all’ingresso delle filiali tra le lamentele della clientela “.

Alla gestione lavorativa si aggiunge la gestione familiare, con i figli a casa da scuola e i timori per i genitori anziani. Viene chiesto a tutti un impegno al rispetto del DPCM come cittadini e come lavoratori, in virtù anche del fatto che la banca è un servizio considerato essenziale.

L’Azienda sta cercando di mettere in atto tutti gli interventi al fine di tutelare i colleghi e la clientela.

Ma deve essere coerentemente necessaria anche la massima attenzione alle istruzioni che vengono impartite da taluni Responsabili, contenendo gli eccessi di chi mette il business “ad ogni costo” e al primo posto. Ci riferiamo:

  • ai budget spudoratamente aumentati, alle pressioni per appuntamenti pomeridiani a sportello chiuso
  • alla comunicazione di un esponente aziendale di BdT durante la quale viene sollecitato il collocamento di Polizze Salute e altri prodotti
  • al fatto che viene data per scontata la sottoscrizione da parte del Sindacato di un PVR 2020 (il confronto deve ancora iniziare!) che comprenda un Contest esteso a tutti i colleghi per la segnalazione a ISP Casa.

Non si può ignorare l’emergenza in cui stiamo vivendo tutti!

Queste OOSS non mancheranno di riportare e denunciare nelle sedi opportune gli eccessi contestati perché il momento richiede l’intelligenza e la lucidità più volte dichiarata pubblicamente dalla banca, rafforzata da interventi anche a sostegno della collettività.

Queste OOSS non possono permettere che qualcuno sfrutti questo delicato momento pressando i colleghi e utilizzando atteggiamenti biunivoci dimostrando peraltro scarsa consapevolezza del momento e motivazioni non condivisibili.

Oggi più che mai non possiamo accettare – perché inopportune e controproducenti – spinte commerciali eccessive.

Evidenziamo inoltre che, anche alla luce del prolungamento della chiusura delle scuole, è necessario un intervento per sostenere le famiglie con permessi retribuiti, come richiesto dai Segretari Generali di tutte le OO.SS. ad ABI.
Come Sindacato riaffermiamo con forza il primato della persona, del lavoratore e del cliente, che vanno rispettati e tutelati in primis nella salute e in un processo di vendita responsabile.

Milano, 9 marzo 2020

Delegazioni Trattanti Gruppo Intesa Sanpaolo
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA –UNISIN

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