Creval: Coronavirus, aggiornamenti alle richieste dei colleghi

Mentre è stato appena pubblicato l’ultimo DPCM 8 marzo 2020, che pone importanti vincoli per la Regione Lombardia e 14 Province (vedi riquadro a sinistra) in Veneto, Emilia Romagna e Marche, fino al 3 aprile, prorogando quindi la chiusura delle scuole, ferme invece sul restante territorio nazionale fino al 15 marzo, e promuovendo l’utilizzo di ferie e smartworking per contenere la diffusione del contaglio Covid-19 (leggi bene Decreto allegato),

  • l’Azienda Gruppo Creval -a seguito delle richieste dei colleghi rappresentate dalle OOSS che hanno sostenuto quotidianamente la necessità di urgenti interventi sia in materia di pressioni commerciali sia per sostenere colleghe e colleghi che hanno la necessità di assistere i loro familiari- ha precisato in una lettera alle OOSS la priorità della salute dei colleghi rispetto a qualsiasi aspetto commerciale, aggiornando inoltre la pagina intranet “Corona Virus: informazioni e precauzioni” (vedi allegato), dove si prevede ora una nuova forma di assenza, immediatamente operativa e legata alla straordinarietà del momento, per accudire i propri figli minori di anni 14 o familiari diversamente abili, o in condizioni particolarmente critiche, senza ricorrere ai diritti già previsti dal CCNL vigente o a congedi INPS o che non abbiano la possibilità di accedere ad altre forme di flessibilità (smart working).
  • Il trattamento economico complessivo è attualmente in divenire, stante la trattativa tuttora in corso Governo/Sindacato per sostenere le famiglie interessate, nonché quella ABI/OOSS settore Credito di cui vedremo gli sviluppi nei giorni successivi. Nostro obiettivo è ovviamente quello di arrivare a una soluzione che non preveda penalizzazioni per i colleghi anche attraverso, se sarà necessaria, un’integrazione in sede aziendale.

Ti invitiamo a leggere con attenzione il comunicato sindacale ed a seguire tutti gli sviluppi per affrontare con il massimo senso di responsabilità, attenzione, razionalità e soprattutto solidarietà tra colleghi, questi delicati momenti.


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In questi giorni le organizzazioni sindacali aziendali del Gruppo Creval si sono più volte incontrate con l’Azienda per affrontare con serietà e senso di responsabilità gli effetti in azienda dell’emergenza Corona virus. Obiettivo: non scaricare sui colleghi gli effetti dell’emergenza sanitaria, raccogliendo le problematiche che via via sorgevano sulla rete e negli uffici interni.

Nel dare credito e fiducia ai buoni propositi dell’Azienda, vista anche la delicata situazione, abbiamo seguito le prime misure aziendali adottate, per contenere la diffusione del contagio, misure peraltro anche da noi richieste:

  • in materia di smartworking, in recepimento del DPCM 23/02/2020 art. 3, arrivando a coinvolgere il 70% degli uffici interni;
  • dando disposizioni per limitare le riunioni, gli spostamenti e le trasferte;
  • sospendere gli appuntamenti con Consulenti o Fornitori presso gli stabili aziendali,attivando, dove possibile, canali di comunicazione alternativi;
  • chiedendo di valutare con il proprio Responsabile tutti gli appuntamenti con i Clienti,
  • attivando, dove possibile, canali alternativi di comunicazione (es. call/video- conferenze).
Subito dopo però qualcosa non è andato per il verso giusto.
  • In materia di telelavoro/smartworking diversi colleghi della rete delle cosiddette zone gialle, specie quelli vicini alle zone rosse, peraltro già in possesso di un portatile, non hanno avuto l’ok in quanto al momento questa forma di lavoro sarebbe prevista solo per gli uffici interni. Altri colleghi degli uffici interni non hanno avuto l’ok per il diniego del responsabile che ha opposto esigenze operative, legate alla supposta necessità di una presenza fisica che prevaricherebbe comunque la necessità di limitare la mobilità territoriale per il contenimento del contagio.
  • Le disposizioni alla limitazione degli appuntamenti fisici con la clientela sono state bypassate dalla Direzione commerciale e da diverse DT che, senza pensiero alcuno all’emergenza sanitaria, e in preda a “crisi di astinenza” da risultati commerciali, hanno finanche rilanciato su diversi obiettivi indicendo addirittura un “challenge” sul credito al consumo con scadenza a fine marzo, in spregio anche al normale buon senso, chiamando poi telefonicamente tutte le sere i responsabili di agenzia per avere contezza degli appuntamenti presi.
  • La chiusura delle scuole su scala nazionale, per il momento fino al 15 marzo, ha messo in seria difficoltà colleghe e colleghi con i figli piccoli a casa.

In un incontro svoltosi il 5 marzo con l’Azienda abbiamo quindi chiesto perentoriamente:

  • Ulteriori iniziative che favoriscano il telelavoro per tutto il periodo dell’emergenza sanitaria.
  • Permessi retribuiti e tutele per colleghe e colleghi penalizzati dalla chiusura delle scuole.
  • Una moratoria commerciale e una forte responsabilizzazione di management e Dt rispetto all’emergenza sanitaria in corso.
  • Maggiore attenzione, e indicazioni di comportamenti uniformi in tutte le strutture, sulle misure di safety in materia di igiene e pulizia dei locali, e più in generale sui dispositivi di protezione collettivi e individuali da predisporre negli uffici e nelle agenzie.

Nel tardo pomeriggio di venerdì 6 marzo l’Azienda ci ha scritto, raccogliendo parte delle nostre sollecitazioni, precisando in sintesi di aver ribadito:

  • a tutte le funzioni interessate la necessità di attenersi al più rigoroso e puntuale rispetto delle dettagliate istruzioni aziendali tempo per tempo diramate sulla Intranet aziendale – “Coronavirus: informazioni e precauzioni”. Ciò, con particolare riguardo alla ferma indicazione circa la sospensione degli spostamenti e/o trasferte di lavoro da parte di tutti i Colleghi (salve necessarie, urgenti e motivate eccezioni) e al contestuale e prioritario fermo richiamo al rispetto delle misure di salute e sicurezza come disposte in osservanza del DPCM del 4 marzo 2020;
  • che gli aspetti di prudenza che stanno guidando tutti nel preservare la salute dei nostri Colleghi, non possono, per quanto ovvio, essere subordinati ad aspetti commerciali.

Inoltre l’Azienda, per quanto attiene la chiusura scuole, che ha portata nazionale e colpisce l’intero mondo del lavoro, ci ha fornito la seguente articolata soluzione, già pubblicata negli aggiornamenti sulla intranet Aziendale nella sezione dedicata “Coronavirus: informazioni e precauzioni”:

  • i colleghi che, con riferimento al periodo di chiusura straordinaria delle scuole siano nella necessità di assentarsi per accudire i loro figli minori di anni 14 o familiari diversamente abili, o in condizioni particolarmente critiche, senza ricorrere ai diritti già previsti dal CCNL vigente o a congedi INPS o che non abbiano la possibilità di accedere ad altre forme di flessibilità (smart working), a partire da lunedì 9 e fino al 15 marzo p.v., ed eventualmente a seguire nel caso venisse procrastinata la chiusura scuole, potranno richiedere un’inedita e straordinaria forma di permesso/assenza, ferma restando la necessaria preventiva autorizzazione del Responsabile finalizzata a garantire la continuità di servizio ed il presidio delle unità di appartenenza. Verranno in ogni caso valutate prioritariamente eventuali situazioni di particolare urgenza.
  • In procedura TIME è stata quindi valorizzata la nuova causale “Permesso genitori _ chiusura scuole” a valere sulla giornata intera o frazionabile a ore e finalizzata per le casistiche sopra richiamate.

Il trattamento economico complessivo è attualmente in divenire, stante la trattativa tuttora in corso Governo/Sindacato per sostenere le famiglie interessate, nonché quella ABI/OOSS settore Credito di cui vedremo gli sviluppi nei giorni successivi. Nostro obiettivo è ovviamente quello di arrivare a una soluzione che non preveda penalizzazioni per i colleghi attraverso anche, se sarà necessaria, un’integrazione in sede aziendale.

Queste prime misure adottate dall’Azienda, in una situazione del tutto inedita ed emergenziale, saranno oggetto di nostra verifica insieme alle colleghe e ai colleghi interessati, sia in materia di pressioni commerciali sia nella gestione applicativa ed economica di questa nuova e straordinaria forma di permessi.

L’esigenza di dover assolutamente contenere la diffusione del contagio, contemporaneamente alla responsabilità di dover svolgere un servizio di pubblica utilità necessario per l’intera comunità, ci deve porre tutti nella determinazione di operare con il massimo senso di solidarietà tra colleghi utilizzando diritti e nuovi permessi solo in caso di effettiva necessità.

Vi terremo come sempre costantemente informati su tutti gli sviluppi in essere.

Testo del decret0: DPCM_20200308

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