Le OO.SS. osservano che la comunicazione dei risultati di bilancio di Banca Marche manca di indicare le precise responsabilità su chi ha creato il risultato negativo da 518 milioni registrato nel 2012.
È di solare evidenza che vi siano delle gravi responsabilità, e che queste vadano quanto prima acclarate con conseguenti, ineludibili e improcrastinabili decisioni che andranno assunte tempestivamente dalla Proprietà, dal CdA e dal Management.
Le difficoltà del mercato internazionale, italiano e della situazione aziendale, ci preoccupano molto e per questo chiediamo la massima trasparenza e tempestività sulle scelte future che dovranno essere indirizzate a salvaguardare il lavoro dei colleghi tutti e a preservare l’Autonomia della Banca. Su queste decisioni è indispensabile il massimo coinvolgimento delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori per disegnare un piano industriale equo, vitale, sostenibile e progettuale.
Noi crediamo nel valore di Banca Marche e alle sue potenzialità.
È tempo che le Fondazioni dichiarino, tutte insieme, la propria volontà di mantenere e corroborare l’Autonomia della Banca e agiscano di conseguenza. Sono queste le azioni indispensabili per il radicamento nei Territori, il rafforzamento della Rete, per salvaguardare l’occupazione e stabilizzare i giovani colleghi.
Le conseguenze di scelte sbagliate compiute dalla governance aziendale non possono e non devono ricadere sui lavoratori.
Tutti ci aspettiamo, oggi, un segnale deciso di discontinuità: occorre ridurre da subito i compensi dei consiglieri e del management, esercitare una forte azione di taglio delle prebende, delle consulenze e di molte di quelle spese a dir poco opinabili.
Manterremo massima l’attenzione e la presenza e continueremo le azioni di mobilitazione per ottenere le risposte attese.
Jesi, lì 18 Marzo 2013
Le OO.SS. Aziendali