Molti lavoratori destinatari di avviso di garanzia per le note vicende dello scandalo diamanti, che avevano scelto di farsi assistere dal legale della banca, si sono visti recapitare una lettera di questo tenore:
Egr. Sig. …………
alla luce dell’informazione di garanzia a lei di recente notificata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano in relazione al procedimento penale n. ….. Le comunichiamo che la Banca, in via del tutto eccezionale, si farà carico di anticipare la somma di complessivi euro ……., già pagata allo studio legale ………… Le precisiamo in ogni caso, che il pagamento di detto importo viene effettuato con riserva di ripetizione, all’esito del giudizio, in caso di insussistenza delle condizioni di cui all’art.42 del vigente CCNL.
Con l’occasione Le inviamo distinti saluti
Cosa dice esattamente l’art. 42 del CCNL?
1. Qualora nei confronti del lavoratore/lavoratrice venga notificata informazione di garanzia … in relazione a fatti commessi nell’esercizio delle sue funzioni, le eventuali sanzioni pecuniarie e le spese giudiziali, comprese quelle dell’assistente legale, sono a carico dell’impresa…
2. La tutela di cui alla presente norma non si attua in presenza di azioni penali conseguenti a fatti o ad atti commessi in violazione di istruzioni o disposizioni emanate dall’azienda ed in tutti i casi in cui il comportamento del lavoratore sia in conflitto con l’azienda stessa.
L’Azienda quindi ritiene una circostanza del tutto eccezionale rispettare un preciso obbligo contrattuale e ricorda gentilmente al lavoratore, esprimendogli tutta la propria vicinanza, che se per caso dal procedimento uscisse l’evidenza di un suo operato non in linea con le disposizioni, questi sarebbe tenuto a restituire quanto anticipato dalla banca.
I nostri più vivi complimenti! Come trasformare l’occasione di manifestare concretamente il sostegno ai propri lavoratori in una odiosa comunicazione, tentando di scaricare ancora una volta su di loro le responsabilità di un management inadeguato! Come se il coinvolgimento della banca nello scandalo fosse dipeso dall’osservanza o meno da parte del personale di disposizioni ipocrite e contraddittorie! Come se non fossero già ben conosciute le ingiustificabili altissime commissioni percepite dall’allora Banco Popolare da IDB, o le presunte stecche incassate da noti personaggi. Come se la Banca non fosse già stata condannata a pagare ingenti multe e subire sequestri conservativi.
Veramente la vergogna per qualcuno è un sentimento sconosciuto. Milano, 20 febbraio 2020
Fisac-CGIL Gruppo Banco BPM