Con una laconica mail nel pomeriggio del 23 dicembre Risorse Umane comunicava le istruzioni per accedere alla nuova piattaforma, l’ennesimo cambio di gestore dell’assistenza sanitaria.
Le motivazioni che stanno alla base della scelta non sono note mentre le problematiche sono chiaramente evidenti a tutti:
- difficoltà di accesso e registrazione sul portale,
- difficoltà di inserimento delle spese,
- richieste assurde di esibizione di prescrizioni mai ritenute necessarie precedentemente
- nessuna risposta o risposte inconcludenti alle mail / hda o da parte del call center
- rimborsi mai arrivati (sia delle spese 2019 sia di quelle 2020)
- tempi di liquidazione dilatori
Questo, nonostante il Sindacato avvisato negli stessi giorni come tutti i colleghi, avesse chiesto la garanzia, anche con IMA, del mantenimento di un livello di servizio adeguato, faticosamente raggiunto con i provider che nel tempo si sono succeduti.
Nell’incontro svoltosi giovedì scorso il Sindacato è tornato nuovamente a evidenziare con forza le problematiche e i disservizi che i colleghi stanno subendo, ricordando all’Azienda il suo impegno a risolverli entro la fine di gennaio come già a Voi comunicato.
Riteniamo che, in clima di positive relazioni industriali, non sia accettabile che venga attivato un servizio senza che ne siano stati testati – con successo – gli standard e senza aver formato il nuovo outsourcer sulla portata del contratto integrativo aziendale.
A seguito di questo abbiamo pertanto richiesto unitariamente che l’Azienda, responsabile degli impegni assuntisi con la firma del C.I.A., anticipi ai colleghi le spese di cui non hanno ancora ricevuto il rimborso, qualora i disservizi dovessero protrarsi.
L’Azienda ha nuovamente confermato il suo massimo impegno sulla questione senza tuttavia saper dare una data certa alla soluzione, motivo per il quale abbiamo richiesto un incontro urgente per aprire da subito un tavolo in cui potersi confrontare sulle casistiche fin qui emerse e risolverle.
Milano, Roma, Verona, 17 febbraio 2020