Santander Consumer: premio variabile di risultato 2020

1 - Fabi 3 - Fisac Cgil

Torino, 5 Febbraio 2020

Mai vendere la pelle dell’orso prima di averlo catturato

Nella giornata di mercoledì 29 gennaio u.s. si è svolto un incontro richiesto dall’azienda, in merito al riconoscimento del premio variabile di risultato (PVR) riferito alle performance del 2019.

All’incontro hanno partecipato il dottor Piacenza (Responsabile Risorse Umane), la dott.ssa Amerio (Responsabile Relazioni Industriali), il dottor Spreafico (Resp. Rel. Ist., Leg. e Comp.), il dottor Casu (Resp. Pianif. e Controlli) e le OO.SS. aziendali con le Segreterie Provinciali/Regionali.

SCB, nella persona del dottor Spreafico, ci ha illustrato che a seguito di una sentenza della Corte di Giustizia Europea di settembre 2019, vincolante per tutte le banche che operano nell’UE, a cui hanno fatto seguito, in data 4 dicembre, nuove istruzioni emanate da Banca d’Italia, l’azienda si è vista dover effettuare un accantonamento straordinario di 27 milioni di Euro sul bilancio 2019 per far fronte ai maggiori costi che dovrà eventualmente sostenere in caso di richiesta, da parte dei clienti, dell’estinzione anticipata dei contratti di finanziamento erogati.

Questo ha fatto sì, ci ha spiegato il dottor Casu, che il Rorwa a fine dicembre 2019 si sia attestato al 1,76% e non pari all’ 1,80% preventivato.

Ciò si concretizza con una perdita economica per tutti i dipendenti non indifferente sulla Quota Base del PVR.

A questo punto il sindacato ha fatto presente alla Banca quanto dichiarato dal dottor Merchiori ufficialmente in occasione dell’incontro con le OO.SS. del 27 novembre 2019, ovvero che SCB avrebbe raggiunto il Rorwa del 1,8% econseguentemente pagato una mensilità aggiuntiva, cosa che ora è non è più fattibile.

Ricordiamo che anche due anni fa, nel 2018, la banca in occasione della presentazione dei dati di bilancio proiettò una slide con un indice Rorwa di 1,8% che poi di fatto si attestò ad 1,71%.

Alla luce di questa nuova marcia indietro su dati prima pronosticati e poi rettificati, riteniamo opportuno che ci sia, nei prossimi incontri ufficiali con le OO.SS., un cambio di comportamento da parte dell’azienda e un’attenzione maggiore e più scrupolosa nell’enunciazione di dati economici che dovranno essere certi e definitivi al fine di non creare false aspettative nei confronti delle lavoratrici e dei lavorati ai quali inoltre, in questo specifico caso, non è sicuramente imputabile questo salatissimo conto, soprattutto alla luce dei risultati positivi raggiunti dalla banca che confermano il trend di continua crescita e il raggiungimento dei budget intrapreso dall’azienda dopo la ristrutturazione del 2013.

Male non farebbe, in questo caso, se l’azienda predisponesse una sua comunicazione ufficiale a tutti i dipendenti con tutti i dettagli relativi a questa manovra straordinaria di bilancio.

Riteniamo che mai fu ben azzeccato il detto: mai vendere la pelle dell’orso prima di averlo catturarlo.

A proposito della appena da noi richiamata responsabilità della banca nella comunicazione verso i dipendenti, rileviamo, per l’appunto, che pare si stia diffondendo in questi ultimi mesi una voce secondo cui il prossimo anno potrebbe non venir pagato il premio a causa di obiettivi difficilmente raggiungibili. In relazione a ciò le OO.SS. CHIARISCONO a tutte le lavoratrici/ori che il pagamento del Premio Variabile di Risultato è oggetto di contrattazione tra azienda e sindacati enon viene deciso da una solo controparte ma, bensì, sulla base di parametri concordati e oggetto di accordo scritto tra le parti. Ad oggi le parti non si sono ancora incontrate per definire i nuovi criteri di erogazione del premio 2020 da pagare nel 2021.


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