Lo scorso febbraio, in concomitanza con le gare di appalto indette dalla Banca per l’assegnazione su tutto il territorio nazionale dei servizi di pulizia, nei cui capitolati erano previste cospicue riduzioni di ore di lavoro, le scriventi OO.SS. avevano scritto una lettera alla Responsabile della Direzione Risorse Umane per richiedere concrete garanzie occupazionali e salariali per le lavoratrici/lavoratori in passaggio verso le imprese subentranti, e sulla qualità del servizio che, tenuto conto della richiesta contrazione delle ore lavorate, avrebbe inevitabilmente subito un grave peggioramento.
I timori del sindacato erano, purtroppo, motivati! Infatti a partire dalla decorrenza dei nuovi contratti, le aziende appaltatrici sono ricorse alla Cassa Integrazione per “mancanza di lavoro, commesse e di ordini”. La riduzione dei costi, determinata da “motivi organizzativi”, non può non tenere conto delle conseguenze dei tagli operati.
Questa logica del massimo ribasso e del massimo profitto basata su appalti e subappalti, con modelli gestionali che colpiscono gravemente la dignità e la qualità della vita di persone già retribuite con livelli salariali minimi, male si coniuga con i principi etici cui BNL afferma di ispirarsi.
Questa logica del massimo ribasso e del massimo profitto non ha nulla a che vedere con i concetti di efficienza, razionalità e trasparenza, poiché già dalla semplice lettura dei protocolli d’appalto si evidenziano chiaramente tempi di lavoro e modalità operative che non garantiscono in alcun modo il servizio previsto.
Per questi motivi esprimiamo piena solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori delle pulizie e chiamiamo la Direzione BNL ad adoperarsi velocemente per una pronta soluzione della questione che dia piene e definitive garanzie occupazionali e salariali a tutti gli interessati.
Roma, 18 marzo 2013
Segreterie di Coordinamento Nazionale
DIRCREDITO FABI FIBA-CISL FISAC – CGIL SINFUB UILCA
Banca Nazionale del Lavoro