Coordinamento Sindacale del Gruppo BPER – Banca Popolare dell’Emilia Romagna
Piano che va avanti. Forte.
L’anno vecchio finito ormai, ma qualcosa ancora qui non va.
In attesa di conoscere l’esito delle adesioni alla “manovra sul personale” (domande di pensionamento e prepensionamento) per il quale è stata fissata una sessione di incontri all’inizio di febbraio, nel mese di gennaio abbiamo affrontato alcune tematiche che attengono all’evoluzione del Piano industriale e altre all’attualità.
Dal 2020 TICKET Pasto ELETTRONICO
La Legge di Bilancio 2020 ha modificato la normativa relativa ai ticket pasto.
A partire da quest’anno sono esenti, perciò NETTI,
– quelli cartacei sino a 4 €
– quelli elettronici sino a 8 €.
Sulla parte eccedente si pagano imposte e contributi con addebito diretto in busta paga.
Pertanto, nelle aziende del nostro Gruppo in cui sono in uso i buoni cartacei, avremmo un aggravio mensile.
Già a novembre abbiamo iniziato la discussione con BPER per affrontare il passaggio al ticket elettronico che avverrà, pertanto, nelle aziende del Gruppo che utilizzano il buono cartaceo, dal mese prossimo (verrà pubblicata la relativa circolare) dando comunque la possibilità, a chi vuole, di mantenere il buono cartaceo seppur, come detto, con la conseguenza di un addebito per contributi e imposte in busta paga.
NON è stato possibile raggiungere un accordo con BPER su
– aumento dell’importo (anche in considerazione che è fermo da ormai troppi anni) e la relativa armonizzazione all’interno del Gruppo;
– riconoscimento anche in casi attualmente non previsti (lg.104, allattamento, ecc.);
– possibilità di sostituire il ticket elettronico con il versamento in busta paga o al Fondo Pensione.
Torneremo … alla carica quanto prima (con le difficoltà di avere a che fare con un’azienda davvero molto molto tirchia).
Progetto “Prevalenza” sul Modello FAMILY POE
BPER ci ha illustrato il progetto “Prevalenza” dedicato al segmento Family POE.
Nella fase “pilota”, sino alla fine del 2020, il progetto riguarderà 259 filiali di BPER Banca individuate con i seguenti criteri: 230 filiali in cui è presente il coordinatore Family POE (e pertanto quelle in cui lavorano almeno 5 collaboratori Family POE compreso il coordinatore) e 29 filiali in cui sono comunque presenti oltre 300 ndg POE “veri” (esclusi i condomini, ecc.)
Nell’illustrazione dell’azienda il progetto ha la finalità di far individuare al Direttore delle suindicate filiali le figure di riferimento su 5 diversi ambiti: Finanziamenti, POE, Investimenti, Digital, Bancassicurazione. Tutto ciò al fine di “specializzare” i collaboratori in modo tale che possano rispondere meglio alle esigenze della clientela.
Al momento non sono previste modifiche alle disposizioni operative, non si ipotizza una “portafogliazione” individuale ed è ancora in valutazione l’opportunità di estendere il progetto anche alle altre banche del Gruppo.
Questo nuovo progetto conferma la valutazione più volte fatta dal sindacato di una certa “confusione e approssimazione” del progetto Footprint, in modo particolare nel settore Family POE, ma non solo.
Se da un lato l’obiettivo della “specializzazione” può portare ad accrescere la professionalità dei colleghi, soprattutto se accompagnato da una formazione VERA che abbiamo sin da subito richiesto, dall’altro aumentano anche i rischi di ulteriori pressioni commerciali (anch’esse, per analogia, “dedicate”) e, trattandosi di attività “prevalente”, ma non “esclusiva” (come ha più volte sottolineato BPER), occorrerà continuare ad essere “tuttologi”.
Certamente, se il progetto diventerà definitivo, occorrerà anche contrattare adeguati inquadramenti e indennità per i colleghi coinvolti, senza dimenticare che anche i tanti Family/Poe/Cassa/Amministrativo/Lup.Mann./Grand.Uff/ecc./ecc. non rientranti nel progetto hanno necessità di maggior considerazione da parte della banca.
Fusione UNIPOL Banca
Nel comunicato di dicembre avevamo definito “Prove tecniche di con-fusione” l’avvio dell’operazione. Il tempo trascorso ha lasciato tanti problemi ancora irrisolti.
Al riguardo stiamo definendo alcuni accordi che hanno l’obiettivo
– analogamente a quanto contrattato nelle altre fusioni, di limitare le possibili conseguenze negative per i colleghi relativamente a processi disciplinari e giudizio professionale, causati da deficit formativi, disfunzioni operative, disservizi da procedure, ecc.;
– di dare piena applicazione dell’accordo sul part time riferito al piano industriale che è quello di favorire “sia le richieste di trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale che la riduzione di orario di lavoro di dipendenti part time già in essere”;
– per evitare dubbi interpretativi, di stabilire l’applicazione dei compensi previsti dall’accordo sulla mobilità “straordinaria”, più favorevoli, per tutti i trasferimenti avvenuti il 25/11/2019.
Spostamento attività
BPER ci ha comunicato che dall’analisi effettuata, è allo studio una modifica dello spostamento di attività fra i Poli di Operation (il cd “moving”) previsto dal Piano industriale che tenga conto
– dell’opportunità che lavoratori di ex Carife attualmente in servizio a Modena possano tornare a lavorare a Ferrara;
– che alcune attività possano rimanere nei territori che dal piano iniziale rilasciavano molte lavorazioni/lavoratori;
– di skill non coincidenti fra le attività di operation e il personale a disposizione con profili commerciali di rete o di semicentro.
Riteniamo che tali indicazioni, che evidenziano, ancora una volta, la differenza fra le “analisi in provetta” e la “realtà”, vadano incontro a istanze più volte da noi segnalate.
I prossimi appuntamenti
27 gennaio: riunione della commissione Politiche commerciali. Con l’occasione invitiamo i colleghi a continuare a inoltrare a politichecommercialifisac@bper.it le segnalazioni di comportamenti non in linea con quanto previsto dagli accordi sottoscritti.
dal 3 al 5 febbraio: sessione di incontri dedicata, fra l’altro, alla verifica delle adesioni alla manovra del personale.
Segreteria di Coordinamento Sindacale FISAC/CGIL del Gruppo BPER
Modena, 27 gennaio 2020