Sta per partire la tornata delle assemblee su tutto il territorio di Veneto Banca, che vedranno le OO.SS impegnate unitariamente in un ciclo di 21 assemblee nell’arco di 10 giorni lavorativi. Si tratta di un impegno fortissimo reso indispensabile dai recenti fatti accaduti, conclusosi con l’Accordo sul premio di fedeltà e sull’ultrattività del CIA almeno fino a fine anno. Siamo stati violentemente attaccati, a nostro avviso, in maniera strumentale da un’altra organizzazione sindacale che non avendo un ruolo attivo nella vita sindacale della ns azienda e non conoscendo per niente i fatti ha voluto gettare ombre sulla bontà del nostro operato. CI DIFENDEREMO NELLE ASSEMBLEE!
A beneficio di coloro che non potessero seguirci nelle assemblee (ci rendiamo conto che non per tutti i lavoratori le assemblee sono agevoli dal punto di vista logistico) desideriamo dare alcuni punti di riferimento per fare in modo che ognuno si faccia un’idea degli accordi sottoscritti.
1- Il premio di fedeltà così come il contratto integrativo (cia) sono stati disdettati in maniera unilaterale dall’azienda alla data del 31.12.2012.
2- Il Sindacato ha reagito energicamente a quello che ha ritenuto un sopruso riuscendo a riconquistare un difficile percorso di trattative che ha prodotto la conferma di tutti gli istituti del Cia almeno fino al 31.12 del corrente anno e la redistribuzione, in ottica solidaristica, del premio di fedeltà in altre forme, in parte contributive (con aumento dello 0,5% del versamento al Fondo di Previdenza Complementare) ed in forme di parziale riconoscimento delle aspettative di quanti erano vicini al raggiungimento delle scadenze dei 25 e 35 anni. Una scelta che avvantaggia soprattutto i giovani poiché se pensiamo che l’aumento del contributo medio può quantificarsi attorno a euro 240 annui, il beneficio a fine carriera (sommato agli interessi ed al beneficio fiscale) supera di molto quello che era il premio di fedeltà previsto. Va aggiunto, inoltre, che il premio di fedeltà costituiva una “promessa di lungo termine” facilmente aggredibile nel corso dei decenni (pensiamo a situazione di crisi!!) e che veniva comunque persa in caso di interruzione anticipata del rapporto di lavoro. Al contrario la contribuzione al fondo di previdenza complementare che avviene di mese in mese è inviolabile anche per legge! Viene mantenuto anche in caso di interruzione del rapporto di lavoro ed addirittura in caso di decesso il diritto passa agli eredi.
Solo queste due prime considerazioni ci sembrano sufficienti a farci esprimere un giudizio complessivamente positivo sull’accordo che parte comunque da una chiara volontà aziendale, da noi sventata, di abbattimento del “costo del lavoro”. Abbiamo salvaguardato, quindi, complessivamente i livelli retributivi passando ad una destinazione più certa ed equamente distribuita. Vi diamo appuntamento alle assemblee dove potremo rispondere a tutti i vostri quesiti. Invitiamo tutti i colleghi a collaborare attivamente con noi segnalando attraverso il nostro indirizzo osservatorio etico.gruppovenetobanca@informafisac.it eventuali criticità ed at