BPM: a che punto siamo

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A CHE PUNTO SIAMO RIMASTI ?

Gli ultimi giorni dell’anno appena concluso sono stati giorni frenetici e pieni di accadimenti sindacali che abbiamo cercato di raccontarvi minuto per minuto. Vale la pena riannodare le fila dei discorsi per non dimenticare a che punto eravamo rimasti.

Dai comunicati sindacali unitari avete sicuramente appreso che si è conclusa la lunga trattativa che ha visto il rinnovo del Contratto Nazionale dei bancari a condizioni assolutamente soddisfacenti. Appena possibile inizieranno le assemblee organizzate su tutto il territorio nazionale dove verranno illustrati i vari punti dell’accordo sottoscritto e dove verrà chiesto a tutti voi di approvare quanto determinato.

Nelle stesse ore, come vi abbiamo spiegato in un altro volantino unitario, ci siamo visti costretti a interrompere gli incontri di delegazione trattante con l’Azienda a causa del perdurare di relazioni industriali al limite della decenza e del rispetto della controparte.

Le gocce che hanno fatto traboccare il vaso hanno riguardato, in quelle ore, alcuni temi urgenti e su cui da tempo ci si confrontava con difficoltà con l’Azienda. Cioè le insoddisfacenti risposte alle nostre legittime richieste di proroga della scadenza del montante di Banca Ore anno corrente; l’informativa sulla riorganizzazione degli uffici UTP priva di dettagli e per la quale le Organizzazioni Sindacali hanno contestualmente chiesto invece l’apertura di una regolare procedura; e infine le conseguenze della portafogliazione privati 2020 dai contorni non chiari in termini di creazione di nuove figure professionali “nei fatti” (gestore Plus???) e dalle ricadute sul personale preoccupanti.

Abbiamo successivamente preso buona nota della comunicazione aziendale con cui è stata concessa la proroga della Banca Ore accumulata nel corso del 2019 fino al 30 aprile 2020. Così come la conferma, da parte dell’Azienda, della disponibilità a proseguire nell’applicazione della contrattazione collettiva aziendale di SGS BP e nel riconoscimento degli attuali trattamenti in tema di lavorazioni specifiche dell’ex BPM fino al 31 marzo 2020. Comunicazioni aziendali che, è il caso di ribadirlo, non hanno rappresentato la riapertura della trattativa aziendale interrotta.

Con l’inizio del nuovo anno, oltre alle problematiche più urgenti di cui sopra, rimangono numerose questioni ancora aperte, domande ancora senza risposta e situazioni in attesa di risoluzione che riportiamo di seguito per darvi ancora una volta un’idea del a che punto siamo rimasti?

Stiamo ancora attendendo la partenza effettiva delle condizioni bancarie e finanziarie in convenzione sia per i familiari dei dipendenti del Gruppo (come da accordi sottoscritti) sia per i pensionati.

Nel mese di gennaio dovrebbe finalmente partire l’iniziativa – concordata tra Organizzazioni sindacali ed Azienda – dello Smart Learning per ora solo annunciata nel portale aziendale.

Stante l’impegno preso dall’Azienda di rinnovare alle stesse condizioni e caratteristiche le coperture assicurative previste per tutti i dipendenti del Gruppo (che attendiamo ancora di poter conoscere nella loro interezza), rimane volontà delle Organizzazioni Sindacali affrontare compiutamente e dettagliatamene l’intera materia per arrivare ad una omogeneizzazione di tutte le coperture assicurative indirizzate ai dipendenti.

Rimangono inevase le ripetute richieste di ricevere informative periodicamente approfondite e complete circa gli organici ed organigrammi sia degli Uffici di Sede che della Rete commerciale. Questa richiesta, fondamentale per potere permettere alle Organizzazioni sindacali di vigilare sull’applicazione delle intese e provare il cronico sottodimensionamento di personale e la necessità di nuove assunzioni, si rinnova anche alla luce degli spostamenti di fine anno volti a portare la maggior parte degli organici delle agenzie spoke/filiali da due a tre persone. È nostra ferma volontà, in questo senso, verificare l’effettivo ampliamento di organico e il senso complessivo di una “operazione” che sia effettiva e non di facciata.

Sul tema Diamanti le Organizzazioni Sindacali hanno affidato il loro pensiero ad un volantino che ha voluto mettere in evidenza come, all’interno di una interminabile vicenda che non si è ancora conclusa, sia necessario che l’Azienda assuma un diverso atteggiamento nella gestione delle pratiche che riguardano dipendenti del Gruppo che hanno anch’essi investito in pietre preziose.

Per quel che riguarda la situazione delle forme di Assistenza sanitaria integrativa, caratterizzata da diffusi ritardi come anche illustratici recentemente dall’Azienda, si è ribadito come la situazione sia ormai diventata inaccettabile. I gravi ritardi e i tempi lunghissimi relativi ai rimborsi stanno creando altrettanto gravi danni ai colleghi che stanno attendendo importi anche rilevanti. Confidiamo e siamo certi dell’impegno dei colleghi che lavorano quotidianamente in questi Istituti ma le scadenze annuali/fiscali si stanno avvicinando e i tempi di attesa non si stanno accorciando. Abbiamo quindi chiesto un intervento ancora più convinto e urgente da parte dell’Azienda e i cui effetti positivi speriamo di vedere il prima possibile.

Stiamo anche attendendo una risposta circa la nostra richiesta di riaprire il portale del welfare per la parte riservata a Natale Bimbi, poiché esistono colleghi che per vari motivi non sono riusciti ad utilizzare la somma a loro stanziata.

Giacciono ancora inevase le nostre richieste di chiarimenti circa la figura del consulent advisor riferita ad Aletti così come il grave e inspiegabile ritardo nella riapertura della Bacheca sindacale a disposizione di tutti i dipendenti.

Saremmo anche pronti ad affrontare il discorso legato alle Giornate di Solidarietà una cui riproposizione, alla luce delle cifre fornite dall’Azienda e della bontà intrinseca dello strumento, sarebbe accolta positivamente.

Resta infine da attivare in Dm Time – le “ultime notizie” sembrano indicare il mese di febbraio – il contatore riservato alle prestazioni di lavoro supplementare dei dipendenti con orario di lavoro parziale che da tempo chiediamo con forza. Si tratta, lo ricordiamo, della mera applicazione di quanto stabilito dal CCNL.

Ecco a che punto eravamo rimasti. E queste sono solo le principali tematiche.

L’accordo per il rinnovo del CCNL ABI è stato brillantemente firmato. Ora uno dei protagonisti di quest’accordo

– e parliamo del dottor Poloni – come in un passato ormai lontano dove sono stati sottoscritti importanti accordi, dovrà riannodare quella trama di relazioni sindacali interrotte a causa di una controparte aziendale evanescente.

Mancano infatti da troppo tempo risposte e soluzioni alle tante problematiche sollevate nel corso del 2019 dalle Organizzazioni Sindacali.

Occorre che il Condirettore generale si assuma fino in fondo le proprie responsabilità, cambiando il passo in tempi brevi a relazioni sindacali che si stanno trascinando verso precorsi vertenziali e di mobilitazione, magari proprio nell’occasione delle Assemblee di approvazione di quel CCNL che lui stesso ha contribuito con fatica a siglare.

Fabi – First Cisl – Fisac – Uilca – Unisin

 

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