In data odierna si è tenuto l’incontro relativo al progetto Pegaso 2 al quale hanno partecipato Luca Fattizzo, nuovo responsabile Gru LECCE-Brindisi, Attilio Thiery, Gru Taranto, e le OO.SS.
Nel corso dell’incontro è stata fornita l’informativa sul progetto, così come previsto dall’accordo.
Come Fisac Lecce, abbiamo affrontato la questione relativa alle ricadute sul personale, con particolare riferimento alla riqualificazione professionale dei colleghi che sono coinvolti dal cambio di ruolo e dalla mobilità, in virtù della riorganizzazione prevista dal progetto. L’azienda non ha dato risposte sufficienti alle richieste della Fisac, ritenendo di doversi limitare alla semplice informativa.
Alla luce di quanto sopra, si ritiene che in un momento così delicato per la nostra azienda e per l’intero settore, accordi di questa natura non valorizzino l’autonomia negoziale delle RSA sui territori, andando a pregiudicare le prerogative delle stesse nella tutela dei lavoratori che le RSA legittimamente rappresentano.
Si ritiene il testo dell’accordo carente, sia sul fronte del confronto, che con riferimento al tema degli inquadramenti e per tale ragione non condivisibile, in un contesto di grande cambiamento, sia per quanto attiene l’organizzazione del lavoro, sia riguardo alle responsabilità che la nuova riportafogliazione implica a carico di aree professionali di primo e secondo livello.
Il 2 e 3 dicembre scorso l’accordo Pegaso è stato oggetto di illustrazione nel corso direttivo nazionale della Fisac Cgil Mps. In tale occasione, la discussione si è allargata anche sul tema del bilancio e dei costi, del futuro della Banca, di Juliet e di Fruendo.
Sul tema dei costi il nostro segretario nazionale di Gruppo, Stefano Carli, ha ribadito la nostra ferma contrarietà a qualsiasi ipotesi di reiterazione dei sacrifici che, nelle intenzioni aziendali, vedrebbero la possibilità di un aumento delle giornate di solidarietà fino a 12 con una nuova penalizzazione sul TFR.
La Fisac di Lecce ritiene che questa sia l’unica strada percorribile, dalla quale non si possa più tornare indietro, anche alla luce di ulteriori scelte aziendali incompatibili con l’esigenza di riduzione dei costi, come la nomina di altri 30 dirigenti. Per i lavoratori, le promozioni a costo zero hanno interessato solo 500 dipendenti (circa) su una platea di circa 2000 persone, ancora in attesa di un riconoscimento dopo tutti i sacrifici di questi anni. Per tale motivo auspichiamo che nel 2020 l’azienda dia seguito al riassorbimento dell’ad personam con conseguente inquadramento al livello superiore.
Con riferimento a Juliet, nella giornata di ieri è stata aperta la procedura che consentirà di far rientrare i lavoratori precedentemente posti in distacco, grazie al lungimirante accordo firmato dalle OO.SS.,in controtendenza rispetto al precedente sulle esternalizzazioni in Fruendo rivelatosi fallimentare, sia dal punto di vista giuridico/legale che con riferimento al risparmio di costi.
L’emergenza rappresentata dai numerosi decreti ingiuntivi sulla doppia retribuzione impone all’azienda il reintegro immediato dei lavoratori di Fruendo e al tempo stesso la ricerca di una soluzione condivisa dal punto di vista politico sindacale. La scelta di attendere ancora su una questione già definita da molte sentenze di primo e secondo grado pone un gravissimo rischio per la situazione economica di una banca già in grosse difficoltà. Non esiste una logica in questa gestione irresponsabile del CDA e dell’ A.D e se esiste, non risponde sicuramente agli interessi della Banca Mps e dei suoi lavoratori, sui quali non dovranno ricadere le conseguenze economiche e di prospettiva futura derivanti da tali scelte.
La Fisac Cgil di Lecce ritiene che sia arrivato il momento di promuovere un’azione di responsabilità che chiami a rispondere personalmente il CDA e l’AD di Banca MPS per il loro operato.
Sul futuro della Banca si ritiene che le fughe in avanti su possibili scenari di aggregazioni/incorporazioni ect. non possano prescindere dal coinvolgimento e dalla partecipazione dei lavoratori e delle lavoratrici e di tutti i territori.
Quanto accaduto in questa Banca fa riflettere sul ruolo e sulla responsabilità negoziale di tutti gli attori in campo, sia di parte aziendale che sindacale e mette in evidenza la necessità di allargare gli spazi di democrazia e di partecipazione dei lavoratori e delle lavoratrici rispetto alle decisioni aziendali, così come previsto, tra l’altro, dal Testo Unico sulla Rappresentanza.
Auspichiamo che quanto accaduto sia da monito per il futuro nel riconoscere che le ragioni del profitto e della produttività dell’azienda debbano andare di pari passo con la tutela dei diritti e della dignità dei lavoratori e delle lavoratrici.
Lecce 11 dicembre 2019
RSA BANCA MPS
SEGRETERIA PROVINCIALE
FISAC – CGIL LECCE