Il sit-in odierno ha lo scopo di accendere i riflettori su un aspetto poco trattato dai mass-media: le 3.000 famiglie dei dipendenti del Gruppo BPB.
I Lavoratori e le Lavoratrici non sono responsabili della situazione critica raggiunta dal Gruppo, causata dalla pessima gestione da parte del management, puntualmente e ripetutamente denunciata dalle Organizzazioni Sindacali.
I dipendenti hanno dimostrato, nel tempo e nei fatti, la piena e totale disponibilità a superare le difficoltà insorte, ad assicurare la necessariaassistenza alla clientela in questi ultimi e difficili anni, ad assumere anche l’onere di sostenere economicamente l’istituto: contributo in giornate di solidarietà pari a 20 milioni di euro che i lavoratori hanno pagato di proprio, … ). Non si è riscontrato analogo comportamento responsabile da parte del management che non ha lesinato spese, consulenze e sprechi, certificando l’incapacità gestionale di un gruppo dirigente, pressoché sempre immutato.
Il rapido evolversi della situazione non modifica il nostro obiettivo e compito istituzionale: tutelare i Lavoratori e le Lavoratrici dalle ricadute sulla loro vita, delle decisioni e delle azioni che i Commissari dovranno mettere in atto per la continuità aziendale.
Commissari a cui chiediamo un pronto e tempestivo incontro.
Il Gruppo BPB è un fulcro economico fondamentale per l’economia delle nostre città, delle nostre regioni, del nostro mezzogiorno. Per questo vanno fatti tutti gli sforzi possibili per tutelare il lavoro, il risparmio dei cittadini e l’economia dei nostri territori.
Vigileremo perché ciò avvenga anche nel pieno rispetto dei diritti delle Lavoratrici e dei Lavoratori di quest’aziende di credito.
Bari, il 17 dicembre 2019