CREDIT AGRICOLE ITALIA – DIREZIONE REGIONALE ROMAGNA
DOPO LE PRESSIONI COMMERCIALI ANCHE I SENSI DI COLPA
Diciotto mesi vissuti “pericolosamente”, avendo affrontato cambio di sistema operativo, azzeramento delle conoscenze normative aziendali con una formazione carente e con il “condimento” della necessità di fare risultati commerciali da subito.
In mezzo a questo, come abbiamo già evidenziato anche con comunicati precedenti, vi sono purtroppo dei responsabili che evidentemente, vittime loro stessi delle continue pressioni che ricevono, scaricano sui colleghi atteggiamenti sbagliati.
Purtroppo queste cose, già da noi più volte stigmatizzate, si ripetono di continuo e crediamo sia interesse di tutti evitarle.
L’ultimo segnale in proposito è il modo in cui è stato presentato l’Andamento Rischio sui prestiti AGOS. Da quanto ci viene riportato ai colleghi è stato evidenziato, con un atteggiamento di colpevolezza, l’andamento dei prestiti erogati che poi hanno registrato 2 o più rate impagate.
Non esiste alcuna colpa da mettere a capo dei colleghi, semmai devono suscitare interrogativi le indicazioni commerciali impartite, che fanno di ogni mese il mese più importante dell’anno, di ogni settimana la settimana più importante del mese e di ogni giorno il giorno più importante della settimana.
Non ci stanchiamo di ripetere che il nostro mestiere contiene degli elementi di rischio che necessitano di valutazioni approfondite ma in questo caso stupisce che sui proponenti possa essere indirizzata la minima colpa per avere istruito pratiche di clienti che poi purtroppo (ma questa non è certamente una novità nel settore del credito) risultano impagate. Vogliamo tranquillizzare tutti, sia i colleghi che hanno proposto la pratica sia i colleghi che, dopo gli opportuni accertamenti, ne hanno deliberato l’erogazione, in quanto se il processo è stato istruito nel rispetto della normativa aziendale non ci possono essere responsabilità in proposito. Tra l’altro ricordiamo che i finanziamenti, che nel caso di Agos non comportano valutazioni aggiuntive sul merito creditizio del cliente, implicano comunque l’assunzione di rischi durevoli nel tempo e pertanto mal si conciliano con procedure affrettate alla rincorsa di risultati che a loro volta rischiano di condurre a valutazioni superficiali.
Ricordiamo quanto abbiamo già scritto in precedenza, che nulla si rischia e nulla si deve giustificare se viene collocata una polizza o un fondo in più o in meno ma che si può rischiare persino il proprio posto di lavoro se si dovessero collocare in modo errato prodotti finanziari o se si dovesse sottostimare il rischio connesso alla normativa antiriciclaggio.
RR.SS.AA. Direzione Romagna, 27 novembre 2019