Siglato l’accordo tra Sindacati e Banca Carige sul Piano Industriale

Nella serata di ieri è stato siglato l’accordo tra Sindacati e Banca Carige relativo alla procedura aperta sul Piano Industriale 2019/2023.

I risultati ottenuti sono importanti per dare prospettive alla Banca e salvaguardie per lavoratrici, lavoratori, sia per quelli che usufruiranno delle finestre di uscita volontaria sia per quelli che resteranno in servizio e non da ultimo per il territorio e quindi la clientela.
È stato garantito il presidio territoriale, l’esclusione di ulteriori cessioni di rami d’azienda e posto un fermo ad ulteriori uscite di personale.
L’ottenimento della proroga del contratto integrativo, che avrà valenza fino a tutto il 2023 con il recupero istituti come la contribuzione previdenziale, specialmente per gli assunti con il salario di inserimento, e la mobilità territoriale oltre la riduzione e delle giornate di solidarietà sono sicuramente elementi di positività.
Un accordo coerente con la volontà di dare respiro alla politica industriale e al rilancio dell’istituto anche in relazione alle 210 assunzioni concordate assunzioni in ottica di ricambio generazionale.
È ora che i sacrifici pagati da tutte le colleghe e tutti i colleghi in questi lunghi anni che hanno consentito all’azienda di andare avanti, siano oggi finalmente ripagati con un vero rilancio industriale.

Un abbraccio a tutte le lavoratrici e a tutti lavoratori di Banca Carige e un ringraziamento ai compagni della delegazione trattante.

Il Segretario Generale
Fisac CGIL Giuliano Calcagni


20/11/2019 – 20:19

Si è appena chiuso l’accordo tra Sindacati e Banca Carige relativo alla procedura aperta sul
Piano Industriale 2019/2023 (che prevedeva principalmente riduzioni di personale e chiusure di sportelli).

I risultati ottenuti sono estremamente importanti e decisivi per dare prospettive alla Banca e per
salvaguardare le lavoratrici e i lavoratori, sia coloro che aderiranno volontariamente al fondo di sostegno al reddito e c.d. “quota 100” sia coloro che resteranno in azienda.

Abbiamo ottenuto che il complesso delle chiusure di sportelli previsto dal piano industriale non comporti l’abbandono di nessuna regione, affermando inoltre che non determineranno ulteriori riduzioni di personale e ribadito che non vi saranno cessioni di rami d’azienda.

Importantissimo l’ottenimento della proroga del contratto integrativo, che avrà valenza fino a tutto il 2023 e che comprende il recupero di alcuni importanti istituti come la contribuzione previdenziale, specialmente per gli assunti con il salario di inserimento, e la mobilità territoriale.

Le giornate di solidarietà, che da anni pesano sui dipendenti, vengono infine ridotte.

Coerentemente alla volontà di dare un respiro industriale e di prospettiva all’azienda, sono state anche concordate assunzioni in ottica di ricambio generazionale.

Crediamo che i sacrifici pagati da tutte le colleghe e tutti i colleghi in questi lunghi anni abbiano consentito all’azienda di andare avanti e debbano essere finalmente ripagati con un vero rilancio industriale.

Fisac Cgil
Segreteria di Coordinamento Carige e Segreteria Nazionale


(Il Sole 24 ore Radiocor Plus) – Milano, 21 novembre – “I risultati ottenuti sono importanti per dare prospettive alla Banca e salvaguardie per lavoratrici, lavoratori, sia per quelli che usufruiranno delle finestre di uscita volontaria sia per quelli che resteranno in servizio e non da ultimo per il territorio e quindi la clientela

E’ stato garantito il presidio territoriale, l’esclusione di ulteriori cessioni di rami d’azienda e posto un fermo ad ulteriori uscite di personale”. Cosi il segretario generale Giuliano Calcagni in una nota diffusa dalla Fisac CGIL all’indomani dell’accordo raggiunto tra sindacati e Carige nell’ambito del piano 2023. “L’ottenimento della proroga del contratto integrativo, che avra’ valenza fino a tutto il 2023 con il recupero istituti come la contribuzione previdenziale, specialmente per gli assunti con il salario di inserimento, e la mobilita’ territoriale oltre la riduzione e delle giornate di solidarieta’ sono sicuramente elementi di positivita’” aggiunge Calcagni che definisce l’accordo “coerente con la volonta’ di dare respiro alla politica industriale e al rilancio dell’istituto anche in relazione alle 210 assunzioni concordate assunzioni in ottica di ricambio generazionale”.


ALLEGATI:

 

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