Banco BPM: polizze CPI (Credit Protection Insurance)

 

Warning Polizze CPI

Chirografari Liquidità e Regolamento ISVAP 29/2009

Nello scorso mese di ottobre abbiamo segnalato all’Azienda il tema del collocamento da parte della rete delle Polizze CPI (Credit Protection Insurance) alle imprese, contestualmente alla concessione di affidamenti.
La prassi di proporre al cliente la sottoscrizione di tali polizze a copertura dei finanziamenti erogati è spinta dalla Direzione Commerciale, ma il processo di collocamento è regolato dalla norma di processo 5034-2019-NP-422 Adesione polizze collettive abbinate a finanziamenti.

La normativa, pur richiamando i principi generali quali:

• la raccolta di informazioni utili all’identificazione del cliente e dei suoi bisogni assicurativi
• che la Filiale sia tenuta a proporre o consigliare contratti coerenti in relazione alle esigenze di copertura assicurativa
• l’elencazione dei soggetti giuridici a cui la polizza CPI Imprese non può essere venduta

non fa cenno all’art. 4.2 del Regolamento ISVAP 29/2009 che recita:

…non sono rilasciabili dall’impresa di assicurazione coperture a fronte di obbligazioni di dare derivanti da disposizioni contrattuali, quando il rischio sottostante ha natura esclusivamente finanziaria, ossia è riferito a prodotti finanziari o a depositi bancari o postali non rappresentati da strumenti finanziari ovvero ad operazioni di finanziamento o di provvista di mezzi finanziari, non relative all’acquisto di beni o servizi al consumo. In ogni caso non sono rilasciabili le coperture destinate a garantire il rimborso di sopravvenienze passive o minusvalenze su elementi patrimoniali derivanti da valutazioni conseguenti ad operazioni straordinarie di impresa.

Il mancato rispetto di tale previsione potrebbe comportare l’inefficacia del contratto di polizza e quindi ampi e rilevanti rischi legali e reputazionali, sia per l’azienda che per i lavoratori. Da questa elementare considerazione scaturisce una fortissima preoccupazione rispetto al rischio che parte dei chirografari erogati dalla rete commerciale in abbinamento a tali polizze non siano finalizzati all’acquisto di beni e servizi al consumo, ma alla provvista di liquidità dell’impresa (vedi alle voci Campagna F24, Campagna XIII mensilità) piuttosto che finanziamenti per riequilibrio finanziario o consolidamento del debito.

Nel corso dell’incontro del 5 novembre l’Azienda, pur riconoscendo la piena fondatezza delle nostre preoccupazioni, ha rinviato la soluzione della problematica ad una richiesta di rettifica delle schede prodotto al dettato del regolamento ISVAP 2009 da inoltrare a Vera Assicurazioni. Riteniamo tale posizione assolutamente inaccettabile! E’ evidente, per l’ennesima volta, la volontà di questa azienda di scaricare sui lavoratori tutte le carenze organizzative, normative e tecniche di una gestione approssimativa dei rischi operativi!

Abbiamo pertanto chiesto:

• un intervento sulla normativa che riporti in chiaro le previsioni del regolamento Isvap n° 29 del 2009
• un intervento sulle procedure per impedire emissione di polizze CPI a fronte di finanziamenti di liquidità
• la verifica di eventuali indebite pressioni commerciali anche connesse a processi di delibera degli affidamenti
• una ricognizione puntuale su tutti collocamenti potenzialmente riconducibili al rischio evidenziato per individuare eventuali posizioni da sanare quanto prima

A fronte di questa ennesima posizione pilatesca di un’Azienda irresponsabile, è necessario che ciascun collega si attenga scrupolosamente al dettato del regolamento ISVAP sopra riportato, astenendosi dal proporre ai clienti la sottoscrizione di Polizze CPI se non a fronte di finanziamenti finalizzati all’acquisto di beni o servizi al consumo.
Invitiamo inoltre a comunicarci prontamente eventuali indicazioni commerciali o peggio ancora pressioni in senso contrario.

In caso di dubbi in merito alla natura dell’operazione è sempre possibile richiedere un parere all’Help Desk di Vera Assicurazioni allegando la risposta alla pratica del cliente.

Dal canto nostro continueremo ad incalzare l’azienda perché si faccia carico di una soluzione normativa ed operativa che sia di adeguata tutela per colleghe e colleghi.

Milano, 8 novembre 2019

Fisac-CGIL Gruppo Banco BPM

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