Nei giorni scorsi abbiamo letto sulla stampa quanto segue:
Unicredit: Fabi, non tollereremo maxi esternalizzazione dipendenti
08 Marzo 2013 – 19:13 (ASCA) – Roma, 8 mar – ”Abbiamo ribadito con forza a Unicredit tutta la nostra contrarietà alle esternalizzazioni previste dal Programma Newton, a cominciare da quella dell’Invoice management che coinvolge 112 lavoratori. L’assenza di una reale prospettiva economica ha ancor più aumentato tutte le perplessità sulla possibilità di arrivare a un accordo negoziato. La precedente esternalizzazione dello Shared Service Center a HP non ha prodotto quell’incremento di clienti e attività inizialmente prospettato dall’azienda, motivo per il quale ad oggi siamo intenzionati a rivisitare l’accordo di cessione a suo tempo siglato con il Gruppo”. Così Mauro Morelli, Segretario nazionale della Fabi, ha commentato l’apertura della procedura per gestire la cessione a Accenture del ramo d’azienda Invoice management di Ubis, il Consorzio informatico del Gruppo Unicredit, che si è aperta oggi a Milano.
Nella nota, il maggiore sindacato del settore bancario spiega che la cessione, operativa dal primo aprile, ”rientra nel più ampio Programma Newton, la maxi esternalizzazione dei servizi informatici e di back office del Gruppo Unicredit, che coinvolgerà 2000 lavoratori in tutta Europa di cui circa 800 in Italia”. ”Non possiamo tollerare”, conclude Morelli, ”di vedere trasferito sui lavoratori il rischio d’impresa con operazioni che presentano prospettive industriali solo ipotetiche e senza che ci siano stati presentati piani di sviluppo credibili. Abbiamo dichiarato la disponibilità ad accettare eventuali sacrifici dei lavoratori, ma solo in un’ottica solidaristica e di equità.
Mai potremo accettare di vedere spacchettati e ceduti i nostri colleghi’‘.com/men/rl
Con grande amarezza rispetto a quanto accaduto al MPS, invitiamo i colleghi UNICREDIT a non farsi troppe illusioni: anche da noi la FABI aveva sparato a zero contro le esternalizzazioni. Stesse parole, stesse preoccupazioni, stessa veemenza comunicativa.
- Andate a vedere le rassegne stampa di solo qualche mese fa: “ I licenziamenti e il no alle esternalizzazioni- int. Lando Silleoni Panorama 3/10/2012”; “int. Florindo Pucci – fabitv 18 sett 2012”; “MPS, tra le richieste del sindacato lo stop alle esternalizzazioni per 2300 addetti – sole24h 8 agosto 2012”; “MPS/Fabi: muro contro muro con azienda, no a esternalizzazioni – il mondo 1/10/2012” ecc. ecc. ecc.
- Andate a vedere i comunicati unitari prodotti in quest’anno: li troverete su tutti i siti nazionali delle OOSS del Monte: tutti contro le esternalizzazioni!
Peccato, però, che il 19/12/2012 proprio la FABI abbia firmato l’accordo che, senza nessuna reale garanzia e tutela per i lavoratori, apre la strada alle esternalizzazioni. Peccato, però, che nel mese di Gennaio la Fabi, insieme alle altre sigle firmatarie dell’accordo separato, si sia rifiutata di fare le assemblee certificate per valutare l’accordo così come previsto dal CCNL.
Ma la coerenza, si sa, è un bene raro e per la Fabi, come per le altre OOSS firmatarie dell’accordo separato al MPS, tra il dire ed il fare ce ne corre. Peccato che poi a correre – i rischi – siano i colleghi……
Napoli, 18/3/2013 La Segreteria