
Alle prime luci dell’alba di sabato 29 settembre si è chiusa, con la sottoscrizione di un verbale di accordo, la procedura avviatasi in data 22/06/2012 a seguito della presentazione da parte della Banca alle OO.SS., del Piano Industriale BPB 2012-2016. E’ stata una trattativa difficile e complessa sia per le richieste iniziali dell’Azienda, sia per i cambiamenti legislativi in materia di pensioni e la conseguente incertezza del quadro normativo – risoltasi solo nei primi giorni di agosto -, nel contesto di profonda crisi che attraversa tutto il sistema. Siamo riusciti a rintuzzare i principali “attacchi” alle retribuzioni quali la riduzione dell’orario del lavoro, la decurtazione del cd. extrastandard e scongiurato l’obbligatorietà per l’accesso al Fondo di Solidarietà del settore, contenuta la riduzione degli organici ed evitata la diminuzione del contributo aziendale al Fondo Pensione, misure, queste, paventate dall’Azienda nelle prime fasi della trattativa. Abbiamo inserito, di contro, con la previsione dei contratti di “solidarietà espansiva”, le premesse per creare buona e nuova occupazione e, con gli incentivi previsti per le donne che vogliano fruire della cd. “opzione donna”, un’ulteriore opportunità di uscita”morbida” dal lavoro. Per il resto, abbiamo previsto un sistema di tutele in linea con gli accordi analoghi che si stanno chiudendo nei grandi gruppi bancari italiani.