ESSERE O NON ESSERE?
La nostra Banca si vanta di avere al centro della propria azione i clienti, di impegnarsi nello sviluppo economico, in special modo del Meridione (recentemente, il CEO Carlo Messina ha rivendicato il ruolo di Intesa Sanpaolo come “la più grande Banca del Mezzogiorno”), e, soprattutto, di condurre le proprie operazioni in modo etico, nel rispetto dei principi di integrità, trasparenza, imparzialità, affidabilità, responsabilità sociale e controllo del riciclaggio di denaro.
La mission dichiarata è, insomma, quella di favorire la prosperità delle comunità e delle economie, puntando sulla Responsabilità Sociale d’Impresa, e quindi impegnandosi ad assumere un comportamento giusto, imparziale ed equo, che tenga conto delle ripercussioni economiche, sociali e ambientali del proprio operato.
Le dichiarazioni di intenti però mal si conciliano con le scelte organizzative.
Oramai si predilige il criterio dell’economicità e del contenimento dei costi, a scapito dell’efficienza e della funzionalità, ignorando totalmente le peculiarità territoriali.
In questo quadro si colloca la previsione della chiusura dello sportello fisico di cassa dell’Agenzia 2 di Benevento.
Apparentemente sembra una piccola restrizione del servizio, finalizzata ad orientare la clientela verso gli sportelli automatici e l’internet banking.
Di fatto, l’operazione avrà un impatto sociale forte, in quanto la gestione dei flussi di clientela, cresciuti imponentemente dopo la chiusura definitiva dello sportello del viale Mellusi, sarà affidata totalmente alle sole macchine.
L’Agenzia in discorso soddisfa, peraltro, una grossa fetta di cittadinanza poco bancarizzata, che avendo spesso necessità di assistenza preferisce rivolgersi all’operatore di sportello.
Ovviamente oltre che per la clientela, il disagio ricadrà anche sui colleghi, che dovranno sobbarcarsi l’onere di assistere continuamente tutti coloro che, (in particolar modo gli anziani) necessiteranno di ausilio alle macchine. Il tutto, ovviamente, a discapito degli indispensabili obbiettivi commerciali.
La relativa chiusura porterà, inoltre, un riversamento di clientela anche verso la sede centrale di corso Garibaldi, il che – trattandosi in questo caso di una Filiale in zona pedonalizzata – creerà ulteriori disagi, in quanto non tutti vorranno/potranno accedervi.
Al di là della prevedibile (e probabilmente calcolata) emorragia di clientela, è proprio alla funzione sociale e di supporto del territorio che la Banca, in quest’operazione, viene meno.
Allora decidiamoci: c’è o non c’è la funzione sociale, l’attenzione al territorio, il sostegno alla cittadinanza?
Abbiamo o non abbiamo ancora una veste pubblicistica? La tutela del risparmio include o non include anche il risparmiatore in quanto tale?
A questo punto, sembra di no.
Invitiamo la Banca ad una verifica reale sull’impatto che avrà per il territorio prima della data prevista della chiusura del servizio.
Invitiamo inoltre l’azienda a consultarsi eventualmente anche con le Autorità locali, che invitiamo sin d’ora a supportarci nel tentativo di impedire un ulteriore depauperamento del nostro caro Rione Libertà.
RR.SS.AA. Intesa Sanpaolo Benevento