Nel 2018 la dinamica dell’economia mondiale ha registrato un assestamento: il tasso di espansione dell’economia mondiale si è assestato su un ritmo di crescita pari al 3,6% (+3,8% nel 2017). L’andamento dell’output globale è stato influenzato dall’azione congiunta di vari fattori:
➢ il protrarsi delle tensioni protezionistiche tra Stati Uniti e Cina, che ha portato ad un significativo rallentamento del volume dei flussi commerciali;
➢ l’impatto di un moderato peggioramento del clima di fiducia di consumatori e imprese, dovuto alla maggiore incertezza rispetto all’orientamento delle politiche economiche di alcuni paesi chiave e dai segnali di irrigidimento nei mercati finanziari, particolarmente quelli del credito localizzati nei paesi emergenti.
➢Anche in Italia il ritmo di espansione dell’economia italiana è tornato a diminuire, dopo la significativa ripresa che aveva abbracciato l’ultima parte del 2016 e tutto il 2017. Il tasso di crescita del Prodotto Interno Lordo si è più che dimezzato rispetto all’anno precedente (+0,8%, +1,7% nel 2017). Dopo le prime due variazioni trimestrali positive, su livelli analoghi a quelli dell’ultima parte del 2017, si sono avute due contrazioni consecutive, che hanno portato la nostra economia in recessione tecnica. Il raffreddamento della fase ciclica è il risultato dell’indebolimento di tutte le componenti della domanda:
– spesa delle famiglie
– spesa della Pubblica Amministrazione
– rallentamento nell’export, il cui contributo non è arrivato a compensare l’assorbimento delle importazioni.