Raccomandazioni Gafi

By: Fiscalia General del Estado Ecuador – All Rights Reserved

Per rendere il quadro di riferimento ancora più completo,  pubblichiamo  alcune note  riguardanti le nuove raccomandazioni del Gruppo di Azione Finanziaria Internazionale (Gafi)  verso i Soggetti non finanziari.

Il Gafi , il più importante organismo per il contrasto al riciclaggio, nelle nuove raccomandazioni (vedi note precedenti) si è occupato anche dei Soggetti non finanziari: Casinò,  Società, Trust,  Agenti  immobiliari, Commercianti di preziosi e oro.  Per  loro, infatti, sono previste regole più severe sull’identificazione del “titolare effettivo”,  limitazioni all’utilizzo del contante, tracciabilità e  verifiche allargate ai settori che oggi non sono obbligati. Iniziamo dalle verifiche e dalle registrazioni. Nell’ordinamento italiano la legge 231/07 aveva introdotto per i Casinò l’obbligo di identificare chi cambia fiches per un controvalore pari o superiore ai 1.500 euro ma senza l’adeguata verifica (il modulo da sottoscrivere sotto responsabilità penale del cliente, che indica scopo e natura dell’operazione), e neppure la registrazione dell’archivio antiriciclaggio. La raccomandazione n.22 obbliga le case da gioco  alla due diligence, con modulistica e registrazione per le transazioni (cambi di fiches  o pagamenti  di vincite) pari o superiori ai 3.000 euro. Si amplia la soglia ma si introducono nuovi presidi di sicurezza. Lo stesso è previsto per gli Operatori in metalli preziosi e pietre, Nella legge italiana ci si limitava all’adempimento della segnalazione di operazioni sospette. L’organismo dell’Onu precisa che gli obblighi di registrazione scatteranno anche quando più transazioni appaiono tra loro collegate. Per i Commercianti in oro si parla, non a caso, di transazioni in contanti .Per gli Agenti immobiliari, invece, la nostra normativa è già allineata in quanto le raccomandazioni del Gafi  prevedono la registrazione delle transazioni con i dati sia degli acquirenti sia dei venditori. ln tema di “titolari effettivi” delle Società, la raccomandazione n.24 è strategica per l’implementazione dei controlli sulle  “legal persons”, cioè le persone giuridiche,  soprattutto di diritto privato,  attraverso cui forte è  il rischio di infiltrazione della criminalità organizzata,  nonché  l’utilizzo ai fini del finanziamento del terrorismo. Gli Stati,  infatti,  dovranno verificare se le loro norme antiriciclaggio già in vigore  siano in grado di monitorare le Imprese commerciali fin dalla loro costituzione, dopo averle classificate nelle varie tipologie. Nel nostro Paese la tipizzazione è abbastanza precisa nel  Codice Civile ed è per questo che la previsione delle Srl a capitale ridotto di cui si parla nell’ultima manovra del Governo sulla semplificazione potrebbe indurre il Gafi ad una valutazione negativa. Il titolare effettivo di ogni Società deve essere conosciuto, e le informazioni su di lui devono essere sempre disponibili.  Fondamentale è la conoscenza della Governance  societaria, della struttura dei controlli, del Management e dei suoi poteri sugli Azionisti. Uguali misure per  Fondazioni e Trust. Per questi ultimi, dovranno essere noti sia il conferente sia il gestore dei beni che i beneficiari. Dovranno fornire i loro dati anche i Consulenti e gli Organi di governo che a vario titolo intervengono nei Trust.  Sempre dalla  Raccomandazione n. 24, nel campo della cooperazione internazionale, arriva un richiamo  nella lotta al riciclaggio. Gli Stati sono invitati a costruire un efficace sistema di collaborazione sulle informazioni riferite ai “titolari effettivi” e agli assetti proprietari di Società ed Enti.  La collaborazione si effettua facilitando l’accesso alle informazioni, scambiando dati sugli azionisti, ottenendone sui titolari effettivi di Società straniere. La collaborazione deve essere sempre possibile sui reati fiscali, a confisca dei beni  riciclati e senza pregiudicare i diritti dei terzi in buona fede. Deve riguardare la proprietà, gli strumenti utilizzati per commettere i reati nonché i beni equivalenti  (la confisca per equivalente è già prevista in Italia). I reati fiscali sia in materia di imposte dirette, sia indirette sono a tutti gli effetti presupposto di riciclaggio.   

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