Crédit Agricole, non è tutto “green” quello che luccica

In data 2 luglio il CEO  di Credit Agricole Italia, Giampiero Maioli, ha presentato alle OO.SS e ai segretari generali di categoria il Piano a medio termine del Gruppo.

Un piano i cui dati evidenziano  certamente un Gruppo in salute, un massiccio intervento sugli investimenti tecnologici e in innovazione digitale con una sostanziale tenuta degli equilibri occupazionali fino al 2022.

Tuttavia, pur nella dorata cornice del Green Line Campus – come osserva il Segretario Generale della Fisac Cgil Giuliano Calcagni –   il tema delle pressioni commercialo, ormai annoso  per il settore,  non trova la giusta attenzione.

Ci auguriamo con fiducia che il tema del cosiddetto “Progetto Umano” (uno dei pilastri del Piano) al di là dei proclami, sia effettivamente interpretato nell’ottica di rimettere al centro le persone, i lavoratori come tali e non come ingranaggi di una catena di montaggio tesa meramente alla vendita di prodotti commerciali.

Come sempre, anche questa volta saremo vigili e vicini rispetto alla declinazione che gli effetti di piano avranno sulle nostre lavoratrici e sui nostri lavoratori.

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