Nulla si è mosso, tutto prosegue nelle more di una decisione presa … non condivisa con i lavoratori e con le fonti istitutive nella loro interezza che coinvolge però tutti gli iscritti.
E la valutazione della propensione al rischio di ciascuno? E la volontà dei lavoratori? E il passaggio di una quantità importante di fondi da una gestione indiretta a una diretta?
Sono solo alcune delle domande, forse contraddizioni, che questa decisione porta con sé.
La mancanza di trasparenza e comunicazione di dettaglio, si palesa anche in questi ultimi giorni di sopravvivenza del “Comparto” in cui, a fronte di importanti e rilevanti “novità”, il Fondo Pensione Nazionale si limita a pubblicare sul sito una scarna circolare, una appariscente brochure, il nuovo regolamento “multicomparto” e un documento tecnico di quattro paginette.
La nuova impostazione – apparentemente in contrasto con il “Regolamento sul Muticomparto” pubblicato nel 2008 che, all’art. 1, definiva la possibilità di diversificare la propria posizione fra i diversi comparti, compreso quello assicurativo e, in particolare al punto 1.3 recitava: ” …In ogni caso non potranno essere chiusi i comparti già operativi Orizzonte 10 e Garantito …” – sembra effettivamente non tenere in considerazione la libertà di scelta, espressa al momento dell’adesione ai vari comparti, dei lavoratori iscritti.
Un cambiamento repentino, senza possibilità alcuna di poter liberamente decidere come posizionare il proprio “risparmio” e il proprio “futuro”, potrebbe configurarsi come un’azione non propriamente in linea con la filosofia e la storia del Fondo e del mondo cooperativistico.
In questo contesto, diventa necessario oltre che corretto, ribadire la volontà di interpellare fonti istituzionalmente competenti alla risoluzione di questa vicenda che, se non fosse seria, è quantomeno paradossale.
… e non finisce qui …