Studi Professionali

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La circolare 83607/2012 emessa dalla Guardia di Finanza indica i due strumenti con cui far leva per l’attività di controllo nell’anno in corso:  Ispezioni e Controlli per verificare il rispetto degli adempimenti antiriciclaggio da parte degli Studi Professionali.  Bisogna considerare che, mentre l’ispezione antiriciclaggio consiste in un approfondito esame degli aspetti più significativi della posizione del soggetto, il controllo è invece un’attività che si limita al riscontro di uno o più atti di gestione. Rientrano in questa casistica, p.es., il controllo sull’istituzione dell’archivio unico informatico/registro della clientela  oppure sulle “modalità di tenuta del registro della clientela”.

Le indagini possono avere due tipologie differenti: “di iniziativa” o centralizzate. Le prime sono attivate da diverse fonti che mettono in risalto indici di anomalia e di pericolosità del soggetto vigilato. Tra questi indici possiamo trovare: – A) elementi conoscitivi in possesso del reparto della GdF, sulla base dei precedenti fiscali, penali e di Polizia oppure di pregresse attività di Polizia economica-finanziaria; – B) le richieste, le attivazioni e le segnalazioni provenienti da altri reparti della GdF, nonché dalle analisi di contesto e di rischio di particolari settori economici. 

Funzionamento delle attività di indagini

Gli Agenti della GdF  programmano le attività e le scelte operative adottate,  dalla preparazione dell’intervento fino alla sua chiusura. Con una apposita scheda interna, si riportano la fonte d’innesco, l’attività eseguita nella fase della preparazione dell’intervento e gli aspetti da approfondire. Una volta individuato lo Studio Professionale da controllare l’ispezione/controllo viene cosi articolata: 

1) = accesso presso la Sede;

2) = ricerca ed acquisizione di registri/documenti e scritture contabili attinenti alle operazioni oggetto di controllo, compresi quelli la cui tenuta è prevista a fini antiriciclaggio;

3) = ispezione documentale per appurare l’esattezza e la completezza degli adempimenti antiriciclaggio  e degli altri obblighi

4) = rilevazione di eventuali irregolarità e delle connesse violazioni penali od amministrative;

5) = trasmissione degli atti alle autorità competenti per l’irrogazione delle sanzioni;

Ricordiamo che tutta l’attività di ricerca documentale può svolgersi anche presso le abitazioni dei singoli soggetti nei casi di maggior rilievo, come la presenza di precedenti. Ovviamente previa autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria.

Tutta l’attività sopra descritta, viene riportata nel “verbale d’ispezione” che dovrà contenere anche le domande rivolte e le risposte ricevute, le osservazioni, le richieste e le considerazioni spontaneamente rilasciate dal “soggetto ispezionato”. A titolo d’esempio, possiamo osservare che il “verbale d’ispezione” può contestare al Professionista di non aver eseguito l’adeguata verifica della clientela e irrogare le relative sanzioni.

La durata dell’intervento può variare al base al tipo di operatore, alla natura dei controlli da svolgere, alle risultanze emerse in sede di preparazione dell’intervento. NB: pur non essendo previsto un limite entro cui svolgere l’attività, la circolare evidenzia che bisogna sempre tenere conto dei “principi di efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa”. Quindi i controlli dureranno meno rispetto alle ispezioni, dato che riguardano singoli atti.   

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