Il Segretario Generale Fisac-Cgil Calcagni su Carige

In relazione a quanto dichiarato dalla First Cisl nel pomeriggio di ieri torniamo, come già fatto già il 15 gennaio 2019 in casa First, ad esprimere la nostra più assoluta contrarietà all’ ipotesi di utilizzo dei capitali del Foc in relazione al salvataggio di Banca Carige.

Anche a maggio sempre in risposta ad alcune dichiarazione della First sul tema, abbiamo ribadito come ci troviamo ad essere estremamente perplessi sull’ipotesi di destinare i capitali del FOC per acquistare titoli di credito.
Il FOC non dimentichiamolo, è un fondo alimentato esclusivamente dai contributi dei lavoratori ed è nella sua finalità a sostegno dell’occupazione.
Ad oggi i risultati della gestione sono tra l’altro estremamente positivi, con risultati ad oggi davvero brillanti e specchievoli, tanto da essere stato preso a benchmark anche per altri settori produttivi nell’ambito del sistema Paese.
La destinazione di questi capitali per l’acquisto di strumenti finanziari, ne muterebbe la natura, da capitale di garanzia a capitale di rischio.
Parlare oggi di partecipazione dei lavoratori, pur nel rispetto del dettato costituzionale, e del contenuto del protocollo Confidustria del 2018 ci pone comunque in una posizione estremamente lontana da quella perfettamente attuata nel modello tedesco con rischi e pericoli per le nostre lavoratrici e per i nostri lavoratori derivanti dal muoversi in un contesto normativo ancora bisognoso di interventi strutturali a livello di fonti.
Rischi e pericoli che si amplificano tanto più se tale ipotesi viene innestata in una realtà bancaria pesantemente in crisi.

La posizione della FISAC CGIL è sempre stata chiara, come più volte dichiarato, nel grande rispetto verso le autorità di vigilanza e controllo e nel lavoro che gli organi inquirenti stanno svolgendo sui diversi casi aperti, sempre ci opporremo ai tentativi di far pagare ai lavoratori il prezzo delle inefficienze manageriali e delle cattive gestioni bancarie.

Come Fisac Cgil crediamo che gli strumenti legislativi e contrattuali oggi disponibili possano portare a una positiva definizione della vicenda senza intaccare in nessun modo il Foc sia nell’aspetto patrimoniale che statutario.
Non ci stancheremo mai di ribadire come sempre abbiamo fatto nelle nostre dichiarazioni e nei nostri comunicati, la nostra vicinanza alle lavoratrici e ai lavoratori sostenendo le nostre posizioni a difesa dei livelli occupazionali e contro qualsiasi politica di mobilità scellerata e priva della organica considerazione degli equilibri di vita e lavoro delle nostre persone.

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