Fondo Pensione Nazionale BCC: Chiude il comparto garantito – La storia

Chiusura del comparto GARANTITO:
tanto tuonò che piovve!

… e ci avevano fatto lasciare l’ombrello a casa

… to be continued …

Il “Comparto Garantito”: La storia.

– Nel nostro Fondo Pensione, il “Comparto Garantito” viene istituito nel luglio 2007 per accogliere, in “maniera tacita”[1], come previsto dal D.Lgs. 252/2005, il Trattamento di fine rapporto (Tfr) e la sua gestione avviene mediante polizza assicurativa Ramo V a capitalizzazione annuale con garanzia di restituzione del capitale e un rendimento in linea con quello del Tfr.

– Il mandato per la gestione viene inizialmente conferito alla compagnia di assicurazione BCC Vita con rendimento minimo garantito (al lordo dell’imposta sostitutiva) del 2,25%.

– Nel dicembre 2008, in occasione della nascita della gestione “Multicomparto”, a tutti gli iscritti viene offerta la facoltà di scegliere come distribuire i flussi contributivi e il capitale maturato nei diversi comparti compreso quello “Garantito”, in relazione alla propria propensione al rischio.

– Ad oggi, con oltre 800 milioni di euro di capitalizzazione, il “Comparto Garantito”, che nel frattempo è stato rinominato “Orizzonte 5”, rappresenta – con oltre 13.000 iscritti, di cui 1.600 in “maniera tacita” – circa il 36% del patrimonio complessivo netto del Fondo.

– Una così importante quota di patrimonio ha reso necessaria, nel tempo, una diversificazione dei gestori, a oggi così ripartita: UnipolSai per il 31%; BCC Vita per il 31%; Assimoco Vita per il 15%; Reale Mutua per il 12%; Allianz per l’11%. Il rendimento “garantito” è diversificato tra le varie Compagnie e va dallo 0,50% al 2,25% al lordo dell’imposizione fiscale.

Tutte le gestioni relative al “Garantito”, negli anni, hanno fatto registrare rendimenti ben al di sopra del minimo garantito e sicuramente migliori del tasso di rivalutazione del Tfr. Da notare che le previsioni IVASS danno stime di rendimenti per i prossimi anni delle gestioni assicurative Ramo V sicuramente superiori al 2% annuo.

– Tutti i contratti di gestione scadranno in data 30 giugno 2019.

– Nel giugno del 2018 il Comitato Amministratore del Fondo Pensione ha bandito una gara per il rinnovo delle convenzioni. Il Bando prevedeva l’offerta di un rendimento minimo garantito del 2,25%, chiaramente fuori mercato; basti pensare che nel 2014 le ultime due compagnie selezionate dal Fondo Pensione offrivano un rendimento dello 0,50%. La gara, ovviamente, ha avuto esito negativo.

– Nel marzo del 2019, il Comitato Amministratore del Fondo, senza esperire ulteriori tentativi verso le compagnie assicuratrici, ha deciso di chiudere il “Comparto Garantito”; in sostituzione, dal luglio 2019, sarà costituito un Comparto per il conferimento del solo Tfr tacito mentre, tutto il patrimonio oggi nel “Garantito” non riferibile al Tfr tacito verrà indirizzato, d’ufficio, verso la linea di investimento “Orizzonte 10” che verrà rinominata “Raccolta”.

In attesa di conoscere i contenuti della nota informativa, aggiornata, diciamo con chiarezza che gli Amministratori del Fondo avrebbero dovuto avere un atteggiamento di maggior rispetto nei confronti degli Iscritti, elemento questo indispensabile per una gestione responsabile del patrimonio di migliaia di lavoratrici e lavoratori.

… to be continued …

La scelta di allocare i propri risparmi previdenziali

deve rimanere una opzione individuale:

LIBERA, CONSAPEVOLE e basata sul PROPRIO PROFILO DI RISCHIO!

Il Coordinamento Nazionale FISAC CGIL Credito Cooperativo

[1] conferimento tacito del TFR alla previdenza complementare, per saperne di più:

https://www.covip.it/wp-content/uploads/D130607_01.pdf

Scarica il comunicato in PDF

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