La Commissione Europea prepara la revisione della Terza Direttiva Antiriciclaggio, con uno sguardo rivolto anche alle “Professioni Legali”. Ricordiamo che la Direttiva 2005/06 riguarda “la prevenzione dell’uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo” ed è stata recepita nel nostro Paese con il Decreto legislativo n.231/2007. La Commissione Europea fa dunque il punto sullo stato di attuazione della direttiva antiriciclaggio, con lo scopo di rafforzare la lotta alla criminalità economica. Nelle intenzioni della Commissione vi è una nuova proposta di direttiva preceduta da una consultazione pubblica con termine ultimo per parteciparvi fissato al 13 giugno del corrente anno.
Punto centrale sono gli aspetti legati agli obblighi di segnalazione. La Direttiva, obbliga Notai, Avvocati e gli altri Professionisti Legali a segnalare le “operazioni sospette” ma ammettendo delle eccezioni. Gli Stati membri, infatti, possono escludere dalle segnalazioni le informazioni ricevute dai Professionisti nel corso dell’esecuzione di compiti di “difesa” o di “rappresentanza in giudizio”. Questa eccezione è stata fatta valere da tutti gli Stati membri, mancando però di precisare in quali casi la “comunicazione” debba prevalere sulla “riservatezza” nei confronti del Cliente.
Un passo in avanti è stato compiuto con un intervento della Corte Ue (causa C-305/05). Bruxelles, infatti, riafferma che gli obblighi di segnalazione si applicano solo nel caso di assistenza in operazioni finanziarie o immobiliari che per loro natura “si situano al di fuori dell’ambito di applicazione del diritto ad un processo equo” e l’esenzione scatta anche quando “il Professionista Legale, che opera nell’ambito di un’operazione immobiliare, è chiamato ad assistere e rappresentare il Cliente”.
Il problema, però, che la Commissione evidenzia è “l’insufficiente livello di segnalazioni in alcune Giurisdizioni”. Di fatto sono ancora poche le segnalazioni di operazione sospette da parte delle Professioni non Finanziarie, Avvocati in testa. I quali Avvocati, nel frattempo, chiedono di “ poter adempiere agli obblighi di adeguata verifica della clientela entro tempi ragionevoli e non sempre all’inizio del rapporto d’affari come richiesto dall’articolo 7”.
All’esame della Commissione vi è pure il legame tra gli obblighi di segnalazione e “tutela dei dati personali”. Nella Direttiva futura dovranno essere adottati correttivi per rafforzare i rapporti tra le Autorità di Regolamentazione. Positivo invece il bilancio per quanto riguarda le sanzioni amministrative per le inadempienze degli obblighi da parte degli Enti Creditizi e Finanziari, in quanto tutti gli Stati Ue sono dotati di un adeguato regime sanzionatorio, pur se in quadro ancora molto diversificato.