Sono stati pubblicati i chiarimenti antiriciclaggio per i compro oro relativi ai pagamenti in contanti ed all’acquisto dei preziosi a scopo di fusione. A questo proposito il Mef ha reso disponibile (all’interno del Sito del Dipartimento del Tesoro) le Faq inerenti la compravendita e la permuta di oggetti preziosi usati.
Ricordiamo che il settore dei compro oro è regolato dal Dlgs.92/17, definito ed attuato dal Dm.14 maggio 2018, che definisce l’insieme della regolamentazione antiriciclaggio dedicata al Settore ed ha lo scopo di censirne il perimetro, circoscriverne le dimensione e tracciare la direzione dei flussi finanziari. Per questo motivo il 3 settembre 2018 è stato istituito all’interno dell’Organismo per la gestione degli Elenchi degli Agenti in attività finanziari e dei mediatori creditizi il Registro degli Operatori di compro oro, che sono obbligati all’iscrizione allo stesso. In caso di mancata iscrizione, agli operatori verrà comminata una sanzione penale consistente in una reclusione da sei mesi a quattro anni ed una multa da 2mila a 10mila euro.
In merito ai pagamenti in contanti, il Mef ha inoltre specificato che, a fronte di un’operazione effettuata da un compro oro di un importo pari o superiore a 500 euro, è possibile effettuare e/o ricevere un pagamento in contanti fino a 499,99 euro ed il residuo attraverso mezzi di pagamento tracciabili da Intermediari finanziari autorizzati (assegni, bonifici, carte di credito), con tracciabilità da parte dei compro oro sulla scheda dedicata a tali operazioni, prevista dalla normativa antiriciclaggio.
Il Mef, infine, chiarisce che gli Operatori professionali in oro, anche ove acquistino oggetti preziosi usati da compro oro o da gioiellerie anche al solo scopo esclusivo di fonderli, sono obbligati (per esercitare tale attività) ad essere iscritti al registro speciale presso Oam.
Questo per consentire la piena tracciabilità della compravendita/permuta di oggetti preziosi usati, ai fini della prevenzione dell’utilizzo illecito del relativo mercato. Tali Operatori professionali in oro dovranno, per il Ministero, anche seguire tutte le altre disposizioni antiriciclaggio (adeguata verifica della clientela, conservazione e segnalazione di operazioni sospette).