Le linee guida degli avvocati: a fine 2017 il Consiglio Nazionale Forense ha sottoposto agli avvocati le norme di comportamento, che non sono quindi ancora definitive. Il ventaglio delle operazioni esenti è molto vasto: la consulenza stragiudiziale su atti e negozi di natura non patrimoniale; l’assistenza giuridica; la difesa e la rappresentanza in giudizio del cliente davanti ad ogni autorità giudiziaria o procedura arbitrale, inclusa la mediazione; la negoziazione assistita ed ogni attività prodromica o conseguente.
La valutazione del rischio può essere affidata a società di consulenza esterna, invece la valutazione del “rischio basso” è presunta quando si tratta di Pubblica amministrazione od Enti pubblici.
L’Adeguata verifica è sempre semplificata in caso di atti o negozi su diritti reali, beni immobili od attività economiche nei quali lo scopo e natura della prestazione risultino manifesti. In questi casi per l’identificazione del titolare effettivo è sufficiente la consultazione dei pubblici registri.
Le linee guida di Bankitalia: le istruzioni di Banca d’Italia sugli assetti organizzativi a salvaguardia dai rischi di riciclaggio puntano sull’efficacia degli assetti organizzativi e di governo quale condizione essenziale per prevenire o mitigare i fattori di rischio di riciclaggio. Tali istruzioni sono state adottate con delibera del 10 marzo 2011 e sono in fase di revisione (di cui daremo conto in una prossima comunicazione NdR).
I soggetti obbligati devono attenersi alle disposizioni secondo il principio di proporzionalità in coerenza con la forma giuridica, le dimensioni, l’articolazione organizzativa, le caratteristiche e la complessità dell’attività svolta. L’impegno organizzativo necessario dovrà essere proporzionale alle risorse dell’intermediario.
Dovrà essere istituita una apposita funzione antiriciclaggio con il compito di sovraintendere all’impegno di prevenzione e gestione dei rischi di riciclaggio.