Durante una riunione con DTR e Responsabile Commerciale di Area finalmente apprendiamo con molta “gioia e sorpresa” che finalmente è stato individuato il problema di questa Banca!!
“Abbiamo un problema: la gestione del risparmio. Non c’è altro modo per chiamarlo si vorrebbe trovarne un altro ma non c’è. Altre reti commerciali con lo stesso numero di consulenti riescono a ottenere risultati molto più soddisfacenti ad esempio Banca Mediolanum”.
“Ormai lavoriamo in un clima sereno adesso questa è una casa dove siamo tutte persone non ci sono capi non ci sono distinzioni. Non è utile che un capo alzi i toni perché questo non serve a niente, però, se in questo clima di “serenità” non si ottengono i risultati allora hanno ragione i “tromboni” che sostengono che sia necessario il bastone”.
Qualche riflessione in merito a queste frasi pronunciate nel corso di un incontro di aggiornamento con i referenti di Anima sgr è necessaria.
Abbiamo un problema, ma questo non è creato dai lavoratori!
Si continua a perseguire obiettivi irrealizzabili che non considerano il mutamento radicale dello scenario anche dovuto alle modifiche normative. Pertanto non si possono fare paragoni con competitor che hanno target completamente differenti.
I Lavoratori sono costretti tuttora a subire un clima ostile, dove le pressioni di vario genere, le minacce e il terrore continuo di sbagliare hanno la meglio sulla condivisione positiva di esperienze e sul raggiungimento di obiettivi comuni e di alte prestazioni lavorative.
Vogliamo ribadire agli “smemorati”, che, in questi lunghi anni di “sofferenza aziendale”, solo l’abnegazione e lo spirito di sacrificio dei Lavoratori e delle Lavoratrici hanno consentito alla banca di fronteggiare gli attacchi esterni dei “competitor” e dei mezzi di comunicazione.
Vorremmo anche rammentare ai “Capi” che non si definiscono tali, che l’accordo sulle pressioni commerciali ė stato siglato ormai da oltre due anni (8 febbraio 2017), finalizzato alla correttezza dei comportamenti e alla creazione di un clima aziendale favorevole.
Quindi il “clima sereno” non è una concessione benevola del management nei confronti di Lavoratori e delle Lavoratrici, bensì il rispetto della dignità delle persone.
Respingiamo fermamente il messaggio e le minacce evocate nel corso della riunione e quelle che avvengono giornalmente nelle filiali, provvederemo a sottoporre questi comportamenti alla commissione paritetica sulle politiche commerciali.
Taranto, 22 marzo 2019