Antiriciclaggio: la nuova direttiva europea

La nuova Direttiva Europea 2018/1673 del 23 0ttobre 2018 inerente alla lotta al riciclaggio mediante Diritto penale (denominata Direttiva riciclaggio) dovrà essere recepita dagli Stati dell’Unione entro il 3 dicembre 2020. La Direttiva si prefigge lo scopo di colmare le lacune della decisone quadro sul riciclaggio di denaro, l’individuazione, il rintracciamento, il congelamento/sequestro e la confisca dei proventi e degli strumenti del reato.

La nuova Direttiva europea, infatti, introduce nuove disposizioni di Diritto penale degli Stati membri rivolte a contrastare ed a bloccare l’accesso dei responsabili dei reati alle risorse finanziarie. Essa comporterà un significativo cambiamento delle normative di tutti i Paesi aderenti all’Ue. Verrà previsto l’introduzione di norme minime riguardanti la definizione dei reati e della sanzioni in materia di riciclaggio. Di conseguenza è stata definita sia la nozione di attività delittuosa in senso generale e particolare (con un elenco di reati, tra cui quelli di natura fiscale) sia quella di riciclaggio , considerando come punibile anche l’auto-riciclaggio.

Le attività di riciclaggio saranno punite con una pena detentiva massima di quattro anni e gli Organi giudiziari potranno applicare misure/sanzioni accessori, per es. l’esclusione dagli appalti e/o finanziamenti pubblici oppure considerevoli sanzioni pecuniarie.

Di notevole interesse, poi, tutta la disciplina delle circostanze aggravanti le quali prevedono due casi importanti: l’appartenenza alla malavita organizzata e l’essere tra i Soggetti obbligati dalla normativa antiriciclaggio. Altra rilevante novità è l’introduzione della responsabilità per i reati di riciclaggio nei confronti degli Enti e delle Persone giuridiche anche a livello europeo.

            Pertanto il sistema di collegamento tra le norme fiscali, penali ed antiriciclaggio avrà, all’interno dell’Unione europea, un cambiamento e completamento significativo a partire dall’anno 2020, tale da avere un rilevante impatto sulle procedure di valutazione del rischio da parte di tutti gli Intermediari ed i Professionisti europei.

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