In questi ultimi anni abbiamo assistito a continui tagli dei costi, con purghe staliniane di riduzione organici, chiusura sportelli, pulizie ridotte al minimo con rischio igiene. Ma dove non si fa economia è nel cambiare il layout delle filiali. Nascono nuovi progetti di continuo, con spreco di risorse e nessuno che controlli come vengono eseguiti i lavori.
Le ristrutturazioni dovrebbero almeno farci lavorare in condizioni migliori e rendere le filiali più funzionali, invece no, l’architetto folle colpisce ancora e succede che anche la filiale di Portici venga stravolta dal progetto Airone: scompare il bancone dove erano allocate le casse e vengono creati sei posti di lavoro, con scrivanie basse, di cui due centrali per gli ods, senza nessuna protezione, senza fila elettronica e dotate solo di cassettiere temporizzate.
Ed ecco che succede l’imprevisto, del tutto prevedibile: il primo marzo, giorno di pensioni, con i clienti ammassati più del solito, basta solo un attimo di distrazione e un tizio, allungando il braccio, svuota il cassetto.
La collega rischia di rimetterci di tasca sua. Ma cosa vuoi che sia in confronto al fatto di avere la filiale alla moda! Certo, i dispositivi TARM previsti non sono ancora stati istallati, ma vuoi mettere che carino il divanetto rosso?
E sempre per rendere agevole il lavoro e per ridurre stress e rischi operativi, da tre settimane i colleghi della filiale di Pozzuoli Arco Felice sono dediti alla transumanza.
Dal 25 febbraio scorso, infatti, la filiale è chiusa in conseguenza a degli alberi caduti per il forte vento. Da quel giorno, come ebrei erranti, giorno per giorno cambiano posto di lavoro.
La prima settimana, data la situazione emergenziale, armati di pazienza e di spirito collaborativo, si sono “arrangiati”, polverizzandosi nelle filiali limitrofe. Ma è passata la seconda e siamo alla terza senza avere nessuna certezza di rientrare in filiale. Dove andare a lavorare il giorno dopo, viene comunicato mediante WhatsApp, confidando nelle ferie, nelle malattie o riunioni dei colleghi delle filiali ospitanti. Ma si sa l’ospite è come il pesce, dopo tre giorni puzza, figuriamoci dopo tre settimane.
Naturalmente in tutto questo bailamme, bisogna pensare al budget, fare telefonate, fissare appuntamenti, vendere e, ovviamente, non perdere documenti e contratti.
Come OO.SS. sindacali chiediamo un incontro urgente per avere risposte certe circa la messa in sicurezza delle filiali, principalmente dei posti cassa della filiale di Portici e certezza sulla data di riapertura della filiale di Arco Felice.
Napoli, 13 marzo 2019
Le Segreterie